Se c’è una cosa di cui i livornesi sono giustamente orgogliosi è il cacciucco, una zuppa di pesce cotta in salsa di pomodoro e adagiata su fette di pane toscano abbrustolito. La ricetta tradizionale parla addirittura di tredici specie ittiche, anche se di norma si può gustare un ottimo cacciucco limitandosi a sei-sette specie, purché se ne abbia almeno una per tipologia: crostacei, pesci a tranci, pesci da zuppa, cozze o vongole, polpo (seppia o calamaro).

Sulle origini del piatto ci sono varie ipotesi, più o meno fantasiose. Di certo si sa che il cacciucco nasce con gli avanzi della pesca rimasti invenduti. Per questo, dunque, è corretto dire che è un piatto tradizionalmente popolare. MOlto interessante, a livello di etimologia, è l’origine turca del nome, küçük, che vuol dire “di piccole dimensioni”. Facile intuire il riferimento ai pesci piccoli (o a pezzi piccoli) utilizzati per preparare la zuppa.  Secondo alcuni, invece, l’origine sarebbe spagnola: cachuco (specie simile al dentice), usato anche per indicare in generale il pesce in generale.

Il 14, 15 e 16 giugno a Livorno va di scena il Festival Cacciucco Pride, promosso dal Comune. Il piatto tipico della cucina livornese sarà proposto in tutta la città: non solo nei ristoranti ma anche nelle piazze, in strada con apparecchiature dedicate, in versione take away, a bordo di battelli, al Mercato Centrale, al Mercato Ittico, all’Acquario di Livorno, in Fortezza Vecchia. Ovunque sarà possibile gustarsi il cacciucco, nella versione tradizionale e in quelle rivisitate.

Previsti anche show cooking, laboratori di cucina per grandi e piccoli, concorsi on line, e tante altre iniziative legate al Re della manifestazione: gare remiere nei canali medicei (il 15 Giugno si disputa la spettacolare Coppa Barontini) e feste sul lungomare per celebrare la riconferma anche quest’anno della Bandiera Blu).

Quest’anno la manifestazione, giunta alla sua quarta edizione, vedrà la presenza di chef di alto livello e significative collaborazioni. La Fortezza Vecchia sarà, infatti, uno dei poli di maggior attrazione, un vero “cacciucco di arti” in collaborazione con “Made in Livorno”, con la presenza di tre firme di eccellenza culinaria sul territorio: Michele Martinelli, chef di teste coronate, la sushi chef Maddalena Ughi e la Scuola Tessieri; mentre al Mercato Centrale Luisanna Messeri, presenza fissa nella trasmissione di Rai 1 “La prova del cuoco’” dedicherà la serata del 14 giugno alla memoria di Luciano Zazzeri, recentemente scomparso, figura importante della storia della ristorazione italiana. La maestra di cucina realizzerà la versione del cacciucco elaborata dallo stesso Zazzeri, che sosteneva per la preparazione del piatto l’uso “di tutti i pesci di mare, anche da pochi soldi, ma freschi e belli pieni”. E sempre al Mercato Centrale showcooking con il cuoco Federico Romano che preparerà la zuppa capraiese, versione isolana del cacciucco.

Torna anche il Cacciucco Contest, il concorso online per il “Miglior cacciucco fatto in casa” a cui tutti possono partecipare. Le tre migliori ricette esaminate da una apposita giuria saranno poi premiate al Mercato Centrale nella serata del 16 giugno nel corso di un evento animato da Tinto e Fede della trasmissione Decanter di Radio 2. C’è attesa anche per il “Cacciucco Lab”, il laboratorio interattivo di cucina all’interno della struttura dell’Acquario di Livorno. Promosso dalla stesso Acquario di Livorno insieme a Slow Food, Associazione Cuochi Livornesi e Fisar-delegazione di Livorno, l’iniziativa prevede nelle mattine di sabato e domenica 15 e 16 giugno un laboratorio in cui i partecipanti potranno imparare a cucinare il cacciucco secondo la ricetta tradizionale del Cacciucco 5C, con abbinamento di vini. Al termine del laboratorio è prevista la degustazione finale del cacciucco preparato. Per i più piccoli sempre all’Acquario nella giornata del 14 viene riproposto i “Cacciucchini 5 C”, un laboratorio per imparare ad apprezzare il piatto livornese preparato in maniera sostenibile.

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Foto: cacciuccopridelivorno.it

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