Nella notte di Pasqua, tra le due e le tre, si è lentamente adagiata sul letto dell’Arno Miranda VI, la leggendaria imbarcazione fatta costruire dai fratelli Giancarlo e Paolo Bianchi. L’Impala 52, armato a sloop e costruito in alluminio agli inizi degli anni 1980 dai Cantieri Navali 71 di Castiglion della Pescaia, uscito dalla penna del progettista americano Britton Chance, adesso giace a sei-sette metri sul fondo dell’Arno all’altezza del civico 184, proprio al centro del fiume, dove era ancorata da alcuni giorni.

Le cause dell’affondamento non sono ancora note e il relitto è stato messo in sicurezza dai Vigili del Fuoco che hanno posizionato delle boe per segnalare l’ostacolo ben evidente dalla presenza dell’albero che sporge per alcuni metri dal pelo dell’acqua. La navigazione lungo il fiume è ridotta, ma in progressivo aumento appena arriverà la bella stagione.

Nata per girare il mondo Miranda è la sesta di una serie di imbarcazioni sulle quali sono cresciute generazioni di velisti pisani grazie all’ospitalità e alla passione dei fratelli Bianchi. Miranda VI ha girato il mondo e partecipato a molte regate oceaniche arrivando in zone impossibili grazie alla chiglia retrattile che riduce il pescaggio da tre metri a 80 centimetri, facendosi ammirare per le sue linee essenziali ed eleganti.

Andrea Bartelloni

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