Per anni i pisani hanno guardato, con sgomento, il locale che ospitava il mitico bar Salvini in uno stato di degrado e abbandono. Anche noi dell’Arno ne avevamo scritto (leggi qui). Poi per fortuna qualcosa si è smosso: c’è stata una grande mobilitazione pubblica, con tanto di raccolta firme, e le istituzioni si sono ricordate che, forse, era bene fare qualcosa. C’è stato un bando pubblico e, dopo alcuni anni, un nuovo locale è stato riaperto. Si chiama Chalet Caffetteria Bistrot. aperto dalle 7 del mattino all’una di notte, sette giorni su sette. Una bella notizia per i pisani e per chi ha a cuore lo splendido viale delle Piagge. Ne abbiamo parlato con l’imprenditore Alessandro Trolese.

Come e quando è nata l’idea di far rinascere questo locale?
“Dal momento in cui è uscito il bando pubblico del Comune di Pisa. Come tanti già da prima mi chiedevo come mai fosse tutto fermo, poi ho saputo che il Comune insieme alla Regione (trattandosi di un’area demaniale) stava lavorando alla stesura di un bando per riqualificare l’intera zona”.

Il punto di forza del suo progetto qual è stato?
“Un insieme di cose, devo dire. Ho affrontato questa operazione prima di tutto con la voglia di riqualificare un posto che, per me, come per tanti pisani, era nel cuore. Avevo solo tre anni quando, coi miei genitori, siamo venuti a vivere alle Piagge. Ecco, penso che il nostro punto di forza sia stato proprio questo: mettere il cuore in ogni singolo punto del progetto che abbiamo presentato. Non era solo un progetto per un locale come un altro”.

Quali sono i punti di forza di questo nuovo locale?
“Oltre alla posizione, molto amata dalla cittadinanza, sicuramente la storia. Le persone stanno apprezzando la riqualificazione dell’area che abbiamo fatto. C’era una situazione di degrado molto grave su cui siamo intervenuti. Inoltre è molto apprezzata la nostra cucina”.

Il sindaco di Pisa Michele Conti e Alessandro Trolese

Cosa vorrebbe ci fosse del vecchio Salvini, anche se il nome del locale è un altro?
“La storicità e l’affetto del pubblico”.

Avete deciso di non vendere tabacchi e di non mettere le slot machine. Perché?
“È una scelta etica e di riqualificazione. Noi intendiamo dare da bere e da mangiare ai nostri clienti, che possono stare nel nostro locale per stare bene, trascorrendo un piacevole momento anche solo bevendo un caffè e chiacchierando con gli amici. Vuole essere un luogo per tutto e per tutti. Ci sono tre università vicine, la caserma dei vigili del fuoco e un luogo dedicato allo sport (jogging). Tutti possono venire da noi, per fare colazione, bere un caffè, pranzare, fare l’aperitivo e godersi un po’ di relax dopo il lavoro, cenare in un luogo molto bello ed elegante. Ma, me lo lasci dire, ci piace molto anche accogliere gli studenti universitari che, tra una lezione e l’altra, passano da noi per fare una pausa prendendo un caffè, un toast o un gelato. Abbiamo anche le prese Usb per collegare i dispositivi elettronici e il collegamento a Internet…”

Tra le novità importanti avete anche una bella cucina a vista…
“Sì, e dai primi riscontri i clienti sono molto contenti. La ristorazione di qualità fa parte del nostro progetto. Tra l’altro in ogni angolo del locale si può godere di una bellissima vista sull’Arno. Per riqualificare al meglio la zona, tra l’altro, abbiamo fatto anche un importante lavoro a pietra sull’argine, sia per motivi igienici, che per estetica. Nulla è stato lasciato al caso. Ci auguriamo che questo nostro sforzo venga apprezzato”.

Mi può dire se c’è un obiettivo a cui puntate?
“Far star bene la clientela e far trovare ad ogni singola persona il proprio spazio. Crediamo molto in questo aspetto”.

 

 

Foto: Chalet Caffetteria Bistrot e Alessandro Trolese (Facebook)

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