Sono trascorsi sei lunghi anni da quando la Corte Costituzionale, con la sentenza 242/2019, escluse “la punibilità dell’aiuto al suicidio per i soggetti affetti da patologie irreversibili, causa di estreme sofferenze fisiche e psicologiche, assolutamente intollerabili, alimentate nel tempo con il supporto di trattamenti medici di sostegno vitale”.
Quest’ultimo aspetto si potrebbe prefigurare, anzi si prefigura come vero e proprio accanimento terapeutico, attività medica “sgradita” anche dalla Chiesa. Adesso che la Regione Toscana, nei giorni scorsi ha legiferato in favore di coloro che vorrebbero porre fine al loro quotidiano supplizio, poiché ancora in grado di prendere decisioni libere e consapevoli, ecco che altri “esseri umani” dediti all’esercizio della Politica, ed in buona salute, riprendono ad accapigliarsi per decidere su quanto sia giusta e/ o necessaria una legge, tra l’altro, già in vigore in molti Paesi occidentali.
La domanda da porsi è inevitabile: può la religione, può la politica, decidere.
Cronaca
Addio al re del Ciucheba, Mauro Donati

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Con Caritas al servizio degli ultimi e degli

Prima i libri, ora i fiori: qual è

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Testa al Cesena ma l’antisportività non venga taciuta
Con Schiaccia a briglia sciolta – Cittadella bestia nera, ma che arbitraggio…
Politica
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Bene la telemedicina ma ridateci i medici di base che vanno nelle case

Legge fine vita tra polemiche, disperazione e umanità
Sono trascorsi sei lunghi anni da quando la Corte Costituzionale, con la sentenza 242/2019, escluse “la punibilità dell’aiuto al suicidio per i soggetti affetti da patologie irreversibili, causa di estreme sofferenze fisiche e psicologiche, assolutamente intollerabili, alimentate nel tempo con il supporto di trattamenti medici di sostegno vitale”.
Quest’ultimo aspetto si potrebbe prefigurare, anzi si prefigura come vero e proprio accanimento terapeutico, attività medica “sgradita” anche dalla Chiesa. Adesso che la Regione Toscana, nei giorni scorsi ha legiferato in favore di coloro che vorrebbero porre fine al loro quotidiano supplizio, poiché ancora in grado di prendere decisioni libere e consapevoli, ecco che altri “esseri umani” dediti all’esercizio della Politica, ed in buona salute, riprendono ad accapigliarsi per decidere su quanto sia giusta e/ o necessaria una legge, tra l’altro, già in vigore in molti Paesi occidentali.
La domanda da porsi è inevitabile: può la religione,.

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Angoli da scoprire
Situato nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste.
Dal Falterona al Boccadarno
– Luca Bocci –
Stavolta vi parlerò di un posto che.
Escursioni e gite
Economia
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Addio cara vecchia Ape

Eventi

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CioccoLove 2025, arriva a Pisa l’evento più goloso dell’anno
Cultura
Il tempo umano su questo pianetino è scandito da ricorrenze che allietano così le nostre giornate altrimenti ripetitive e noiose. Una di queste è la festa di San Valentino che sposta l’attenzione generale sulle coppie felicemente innamorate rendendo loro onore.
Poiché l’altro giorno un conoscente la disprezzava affermando che si tratta della solita festa commerciale magari inventata da un noto marchio di cioccolatini, ho pensato di ricordato origine e significato. Posso quindi svelare agli ignari senza tema di smentita che fu istituita nel 496 da Papa Gelasio I al posto dei Lupercalia che onoravano il Dio Fauno, il Dio Pan greco, protettore delle greggi e del mondo pastorale.
Università
Il futuro di Internet passa da Pisa. Importante scoperta di un gruppo di ricercatori della Scuola Normale Superiore: è stata calcolata la distanza massima entro cui si possono trasmettere password e altri dati riservati con sicurezza assoluta. Si tratta di mille chilometri. Stiamo parlando di ricerche relative.
Tempo libero
Debutta al Teatro Nuovo di Pisa venerdì 14 febbraio alle 21 “Il diario di Adamo ed Eva”, con la regia di Luca Biagiotti e con Annalisa Cima e Andrea Console. Si tratta di una produzione Teatro Nuovo–Binario Vivo, tratto dal capolavoro di Mark Twain del 1905, che.
Interviste

Il Crocchio dei Goliardi Spensierati torna col suo irresistibile Nerone

Giacomo Puccini 100 anni dopo, un libro e una mostra per ricordare il Maestro

La settima arte a Pisa. Intervista al regista Roberto Merlino
Escursioni e gite
Escursione al Rifugio Forte dei Marmi sulle Alpi Apuane

In bici alla scoperta del castello di Nozzano

In bici da Pisa a Lucca risalendo il corso del Serchio

Lo Scolmatore
Il 2025 sarà un’annata nefasta per i produttori vinicoli. Non l’ha profetizzata Nostradamus e neppure i migliori climatologi che affollano il web. La causa, molto più semplicemente è dovuta all’uomo. O meglio a qualcuno che, tanto per cambiare, ha pensato bene (cioè male) che in Italia era.
Toscani nel mondo
Il brano che ha presentato a Sanremo è piaciuto a molti. Lucio Corsi, toscano di Val di Campo di Vetulonia (Grosseto), si gode il meritato successo del grande pubblico con “Volevo essere un duro”.
Bello il testo, orecchiabile la musica.
Si va a mangià?
Pranzo con vista su Piazza della Repubblica a Firenze

Eleonora Riso, una buona idea e un consiglio

Bontà di Toscana: castagnaccio, che passione

L’Italia è quel Paese dove chi chiede che vengano rispettate le regole passa da cattivo e delinquente, chi le viola da vittima. Questo è ciò che è successo con il “caso Degosus”, sul quale il Cittadella ha marciato alla grande, “quasi alimentando” un impianto accusatorio e denigratorio nei nostri confronti senza precedenti.
Così dopo la sconfitta di sabato scorso sono fioccati tanti commenti della serie “giustizia è fatta”.
Eh sì, perché noi italiani siamo fatti così: chi sta nelle regole è un coglione e chi le elude va perdonato e pure applaudito.
Incredibile, a ripensarci ulteriormente a mente fredda, la direzione arbitrale: il Var lunghissimo dopo la rete di Piccinini ha dato proprio l’idea di voler andare a cercare il capello per annullare il gol.
Tutta la partita l’arbitro ha assecondato ogni atteggiamento dei veneti, senza mai esitare.
Alla fine ha dato la metà dei minuti di recupero che andavano assegnati
A coronare la giornata della beffa la condotta violentemente antisportiva di Luca Pandolfi, perché comportarsi così è atto di voluta provocazione allo scontro.
Alla fine adesso c’è un po’ meno di amarezza visto che lo Spezia non è andato oltre il pari con il Palermo.
Il vantaggio rimane di +4, ma lo scontro diretto al Picco il 9 marzo non andrà perso, perché potrebbe anche succedere un arrivo a pari punti a fine stagione.
Ciò che non mi trova d’accordo è la linea della nostra Società che, a fronte di palesi condotte antisportive in.