Maurizio Ficeli

Nei primi di luglio Lorenzo Bani, politico pisano con un passato di assessore a Palazzo Gambacorti oltre che figura storica del Gioco del Ponte, è stato eletto nuovo presidente dell’Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Con lui si è insediato un nuovo consiglio direttivo composto da Maurizio Bandecchi, Alessandra Buscemi, Francesca Ceccarini, Letizia Checchi, Alessandro Corretti, Livia Paola Nuvoli e Claudia Principe. Abbiamo chiesto al neopresidente cosa intende fare e come sarà il Parco nei prossimi anni.

Dottor Bani, lei si è insediato da poco come presidente del Parco, che bilancio si sente di fare?
“Il bilancio che posso fare è che questo parco presenta moltissime criticità sia nella tenuta che nel parco nel suo complesso, però devo dire che al tempo stesso offre anche tantissime opportunità di sviluppo e di crescita e di qualità, quindi è un’occasione per rimetterlo al centro come un punto di riferimento importante per le attività produttive, per le attività ambientali ed il turismo sostenibile, quindi direi un bilancio preoccupante per tutte le questioni che devo affrontare ma che apre già una finestra su una prospettiva positiva”.

Il turismo ecosostenibile sembra la parola d’ordine, calata nella nostra realtà come la si potrebbe coniugare?
“Ritengo questa cosa una grande opportunità per il futuro prossimo perché la nostra zona si presta moltissimo per un turismo ecosostenibile, basti pensare che sta andando avanti il progetto della ciclovia del Tirreno, che abbraccia Lazio, Toscana e Liguria passando proprio dalla nostra zona. Ci sono altre opportunità da mettere in campo come edifici abbandonati che possono essere recuperati anche a livello ricettivo per coloro che vogliono fare un turismo ecosostenibile, poi cercherò di vedere se all’esterno del parco potrò fare un grande parcheggio in un’area demaniale, per attuare il bike sharing facendo venire la gente ai piedi ed in bicicletta. Sono poi per allargare i confini della fruibilità. Inoltre sto cercando di attuare una campagna di cartellonistica per dare il massimo delle informazioni con una mappa per illustrare le opportunità del parco”.

Nei mesi scorsi c’è stata una polemica riguardante il progetto ciclovia nella zona di Viareggio – Lecciona, il suo pensiero?
“Il problema come lo so io è che è in corso una valutazione da parte del sindaco di Viareggio di fare questa ciclovia alla Lecciona a cui stanno studiando i tecnici sia del ministero che della Regione Toscana che dovranno poi intervenire e lavorare su questo. Io vedo francamente una ciclovia che passa dal viale dei Tigli ma nello stesso tempo che possa permettere il passaggio anche dalla Lecciona, perché quella è una strada già attuale e sterrata dove passano centinaia di biciclette, quindi non capisco certe battaglie ideologiche su ciò che riguarda la mobilità sostenibile”.

 

Per decenni San Rossore è stata meta frequentata dai pisani in occasione delle ricorrenze del 25 aprile e del 1° maggio in alternativa al mare, oggi è molto di più, come vorrebbe che diventasse?
“Questa è una tenuta che non può essere invasa come accade il 25 aprile ed il 1° maggio, che deve essere fruita tutto l’anno dai cittadini pisani, tant’è che ci sono degli interventi da fare, ad esempio metterò all’entrata del Parco un centro di accoglienza, dove è possibile avere delle informazioni su cosa si può fare all’interno del Parco, poi cercherò di realizzare il museo e la biblioteca del Parco, ed una mostra permanente di quadri e sul rapporto fra arte e natura. Inoltre sto parlando con l’ippodromo per vedere se, oltre alle corse, si possono organizzare delle attività tutto l’anno, in modo che le persone possano trovare altre opportunità interessanti”.

Ci sono dei progetti in vista che potranno coinvolgere le scuole e l’università?
“Nella mia mente, perché non sono cose che si realizzano dall’oggi al domani. Abbiamo già rapporti e convenzioni con l’università per una serie di questioni che riguardano aspetti come quello biologico, zoologico e dell’agricoltura. Li manterremo, ma vogliamo fare di più utilizzando edifici abbandonati a Cascine Nuove, per impiegarli come punto di riferimento per le spin-off, su tecnologia, innovazione con un centro scientifico di livello”.

Maurizio Ficeli

Foto: Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli

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