A Pietrasanta (Lu) tornano a splendere “I tre pugni“, l’opera in marmo e metallo realizzata dallo scultore Alberto Cortina nel 1974. La fine dei lavori di restauro sarà salutata con una simbolica cerimonia in programma la prossima settimana, alla presenza della vedova dell’artista, scomparso nel 2003. Interessante la storia di Cortina: nato a Roma nel 1923, a partire dal 1962 alternò la professione di avvocato all’attività di scultore. Si era formato presso lo studio dello scultore Aurelio De Felice e nel 1972, abbandonata la professione e Roma, si trasferì a Pietrasanta dedicandosi esclusivamente all’arte.

Con la sistemazione dei “Pugni” prosegue la sistemazione, e in alcuni casi il salvataggio, portato avanti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alberto Stefano Giovannetti, finanziata con risorse comunali e finanziamenti (derivanti dall’Art Bonus) della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. “Ci prendiamo cura del patrimonio che appartiene alla nostra comunità – spiega orgoglioso il primo cittadino–. Le opere che oggi compongono il nostro magnifico parco della scultura contemporanea sono diventate nel tempo simboli per le frazioni e per i luoghi che le ospitano. Si sono in qualche modo fuse con il paesaggio. Sono diventate un tutt’uno con l’identità del territorio. Con programmazione e impegno riusciremo a restaurare tutta una serie di opere che il tempo e l’anagrafica hanno reso fragili. Riporteremo alla luce la loro bellezza. Proprio negli scorsi giorni Forbes ha eletto la nostra città capitale della cultura all’aria aperta: un risultato attribuibile anche alla presenza del parco della scultura contemporanea che stiamo promuovendo con grande energia attraverso tutti i canali. Il futuro, dopo la pandemia, sarà sempre di più en plein air. Pietrasanta sarà una delle mete più ricercate anche per questa sua capacità di abbinare cultura, arte, ristorazione, natura e mare”.

La prossima opera presa in cura per i necessari restauri sarà la monumentale cornice “Peace Frame” dell’artista americano Nall, che dal 2006 domina l’ingresso di Via Mazzini-Piazza Crispi. La scultura è stata donata alla città di Pietrasanta dall’Alabama State Council on the Arts. Tra le opere in restauro rimaste nascoste agli occhi del pubblico per molti anni c’è “Al Cavallo” di Carlo Colzi, che sarà collocata nel parco della Versiliana, per richiamare le cavalcate di Gabriele D’Annunzio e le iniziative legate al mondo equestre come “L’Arte del Cavallo”. A breve inizierà il restauro anche dell’opera “Le Reine de l’inconnu” di Luciano Pera, che verrà poi collocata in Piazza D’Annunzio a Fiumetto.

Tra le opere restaurate nel 2020 ci sono anche il “Prometeo” di Alessandro Tagliolini a Motrone e la “Donna” di Costantino Nivola nella piazzetta Sant’Antonio. “Double Epée” di Sophia Vari è stata valorizzata al centro della nuova rotonda all’ex Pesa, “Sfinge e Colomba” tra la via Capriglia/Piazza Statuto – restauro a cura dell’artista – “Adoratrice del Sole” di Maria Gamundi, “Torso 175” di Roberto Santo e “Scultura n.17” di Giovanni Da Monreale, restaurati dagli autori e dagli artigiani locali dopo i vergognosi atti di vandalismo che li avevano rovinati.

Ma ci sono anche due new entry nel museo urbano a cielo aperto: “Spirito Libero Portatrice di Luce” di Maria Gamundi, dedicata a Valentina Prisco e in memoria di tutte le vittime della strada e “Il Nettuno” di Alfredo Sasso, che domina all’ingresso della frazione di Focette.

Fonte: Comune di Pietrasanta

Autore

Scrivi un commento