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Che cosa dobbiamo aspettare per il nuovo terminal dell’aeroporto Galilei?

- Economia
18 Novembre 2023

Come i nostri lettori ben sanno L’Arno.it ha a cuore le sorti dello scalo aereo di Pisa, il Galileo Galilei, non per ragioni campanilistiche ma per semplice buon senso, nell’interesse della costa toscana e di tutta la Regione. Per questo motivo pubblichiamo questo comunicato dell’associazione Amici di Pisa, a nome anche di altre realtà del territorio, le cui sigle potrete leggere in calce.

Sta terminando il 2023 e niente terminal

Toscana Aeroporti (TA) comunica, coi dati del 3° trimestre, che il sistema aeroportuale toscano è tornato all’attività pre-Covid e che prosegue l’implementazione del Master Plan del nuovo aeroporto di Firenze, ma non fa accenni ai lavori del nuovo terminal pisano, attesi da ben 10 anni. Ricordiamo che a luglio 2014, si chiuse l’Offerta Pubblica (OPA), di Corporation America Italia (CAI), di acquisizione della maggioranza azionaria della società di gestione pubblica del Galilei-SAT che, l’anno precedente, era entrata nella top ten della classifica degli Aeroporti italiani, con 4.479.490 passeggeri e pianificava di raggiungerne 7 milioni. TA, nel 2018, aveva ridotto a 6,5 milioni la capienza del Terminal, riannunciando un nuovo inizio dei lavori, che se fossero realmente partiti 10 anni fa, realizzando un piano all’anno, avremmo a Pisa altre torri gemelle, come quelle di Pisa Nova, che sono ripartite.

L’unica certezza che hanno i pisani, è che l’anno scorso i passeggeri del Galilei sono stati 4.493.847, analoghi a quelli di 10 anni fà e che quindi, se la matematica non è una opinione, lo sviluppo è sempre fermo ai canapi di partenza. Non accettiamo le scuse di attribuire la colpa all’imperversare del Covid, che ha interessato l’intero settore aeroportuale, in quanto altri gestori hanno adeguato le loro infrastrutture, nel periodo di stasi, per poter poi ripartire prontamente.

Abbiamo più volte suggerito a TA di sviluppare il Vespucci ottemperando alle prescrizioni tuttora obbligatorie della VIA ministeriale 676/2003, confermate dal Decreto Decisorio del Capo dello Stato del 2012. Notiamo invece che TA persiste nel proporre la pista “11/29”, analoga alla precedente “12/30”, del Master Plan 2014 2029 bocciato dal Consiglio di Stato, ricollocandola nella stessa area della Piana che ha le problematiche ambientali note a tutti e soprattutto al Consorzio di Bonifica Valdarno 3, che già nel 2015 ,aveva espresso parere negativo sul BY PASS (circumnavigazione) del Fosso Reale, intorno alla pista (definita NON REALIZZABILE). Alla luce del recente diluvio calamitoso che ha interessato anche la Piana fiorentina proprio nella zona di realizzazione del By Pass, è lecito ritenere che il Consorzio tenderà a confermare ancor più tale Parere negativo.

Analogo convincimento ci aspettiamo dal Governatore Giani che, come San Tommaso, ora ha potuto mettere il dito nella piaga dello stravolgimento dell’equilibrio idrogeologico della Piana e che con i suoi recenti proclami ci ha ricordato l’Assessora Marson, nota per il diktat: zero nuovo cemento, già dimenticato dalla stessa Regione.

Dott. Gianni Conzadori, a nome di:
Associazione degli Amici di Pisa
C.P.A.T.A. (Comitato Piccoli Azionisti di Toscana Aeroporti)
Associazione Valderae Colline Pisane
Movimento O.P.I. (Orgoglio Partite I.V.A.)
Associazione Ponte di Mezzo
Associazione Madre Terra Nostra

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