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Giostra del Saracino, capitano squalificato per 20 anni

- Cronaca
29 Settembre 2024

Che i toscani siano un popolo focoso è risaputo, ma di certo colpiscono le numerose squalifiche comminate dopo i gravi scontri dell’ultima Giostra del Saracino ad Arezzo. E in particolare la squalifica a venti Giostre (ovvero venti anni) data al capitano di Porta Crucifera, Alberto Branchi. Del resto era inevitabile che, dopo ciò che era accaduto, arrivasse la mano pesante da paarte di chi gestisce la manifestazione storica.

Tutte le squalifiche

Alberto Branchi (capitano di Porta Crucifera), 40 Giostre; Niccolò Giustini (maestro d’arme di Porta Crucifera), 5 Giostre; Thomas Cincinelli (palafreniere del cavaliere della nobile casata dei Pescioni), 20 Giostre; Marco Fazzuoli (palafreniere del capitano di Porta Crucifera), 12 Giostre; Andrea Zanelli (vessillifero di Porta Crucifera), 1 Giostra; Niccolò Cherici (lucco di Porta Crucifera), 10 Giostre; Luigi Burroni (lucco di Porta Crucifera), 10 Giostre. Pesante sanzione anche per il quartiere di Porta Crucifera, che riceverà un contribuito annuo ridotto di due terzi.

Cosa era accaduto

Facciamo un passo indietro. Il primo settembre, prima dell’ingresso in piazza del corteo medioevale scoppia una rissa dopo che alcuni spettatori prendono a male parole i figuranti del quartiere Porta Crucifera. Tutto, apparentemente, nasce da una critica (“non sapete marciare a tempo”). La reazione è esagerata e i figuranti oltre che con le parole iniziano a menare le mani. Uno addirittura, che per giunta è un capitano (quindi ha responsabilità) utilizzando una lancia, per fortuna senza gravi conseguenze. La rissa stile saloon del Far west avviene davanti al Teatro Petrarca, e i video realizzati dagli smartphone immortalano tutto con dovizia di particolari (materiale utile, poi, per inchiodare i responsabili).

Più avanti, durante la Giostra vera e propria, un’altra scena brutta. Uno degli otto cavalieri, Tommaso Marmorini (Sant’Andrea), viene pesantemente disturbato con il lancio di terra e oggetti. Cose purtroppo già viste in passato, ma stavolta si è deciso di punire i responsabili in modo esemplare.

Il rammarico del sindaco Ghinelli

Sui fatti accaduti il 1° settembre ad Arezzo si è espresso il sindaco Alessandro Ghinelli in prima persona. “Sono sinceramente rammaricato per quanto successo e per le conseguenze alle quali gli episodi del 1° settembre hanno condotto. I provvedimenti e le sanzioni emesse dalla magistratura non possono che essere condivise rispondendo a pieno alle aspettative che a nome dell’intera Amministrazione, e di molta parte del mondo della Giostra, avevo espresso. Sulle spalle del sindaco stanno in definitiva le responsabilità di gran parte della manifestazione, che nel corteo storico trova la rappresentazione più visibile e più libera dai condizionamenti degli esiti delle carriere, che in molti, e non solo aretini, possono ammirare senza dover temere per la loro incolumità. È un dispiacere che la nostra manifestazione più popolare rappresentativa ed amata debba subire un giudizio così pesante, ma non può davvero correre il rischio di lasciare spazio ad atteggiamenti violenti. Mi auguro che questa decisione riporti tutto a quella sana passione che la Giostra rappresenta per Arezzo, e per tutti e quattro i quartieri, nessuno escluso”.

Foto: Giostra del Saracino (Facebook)

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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