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Fanny Mendelssohn, il romanticismo tedesco nell’elegante dimora storica Villa Alta

- Cultura
22 Aprile 2024

Marina Sacchelli

Per il quarto appuntamento dell’XI Festival musicale Internazionale Fanny Mendelssohn nel pomeriggio di domenica 21 aprile ci siamo recati presso la storica Villa Alta nel comune di San Giuliano Terme (Pisa). Prima del concerto la padrona di casa, Raffaella Cecchetti, ci ha accolto sulla bella terrazza panoramica dove ci aspettava un delizioso rifresco, poi ,una volta preso posto all’interno del salotto dell’incantevole dimora, la direttrice artistica Serena Landini ci ha preparati all’ascolto del Duo composto dal pianista Ulrich Pakusch e dal baritono Christoph Von Weitzel, entrambi provenienti dalla Germania.

Gli artisti, di fama internazionale, stanno proponendo nel loro tour un repertorio particolare, il Lied, una delle più belle creazioni del romanticismo tedesco. Si tratta di composizioni da camera con voce solista accompagnata da pianoforte. A differenza dell’aria e della cantata da camera italiana il Lied ricercava un’intesa fra testo poetico e melodia. L’interpretazione del baritono Weitzel, preceduta ogni volta da brevi presentazioni in lingua italiana, molto apprezzate dal pubblico, è stata profonda e toccante.

I primi quattro Lieder di Schubert sono stati: “Abendstern”,la contemplazione del cielo stellato, “Lied eins Shiffers an die Dioskuren” il canto di un marinaio, “Nachtstuck” il meritato riposo eterno di un vecchio, e infine “AusHeliopolis”, esempio lampante dell’ideale del romanticismo per cui l’artista è sopraffatto dalla bellezza della natura.

In ciascun Lied Weitzel è riuscito a comunicare al pubblico stupore, rassegnazione, gioia e tristezza attraverso la modulazione della voce, le pause, la mimica, con l’eccelso accompagnamento musicale del pianoforte. È interessante sapere che Schubert coltivò questo genere di composizione fino agli ultimi giorni di vita arrivando a comporne circa seicento.

Con i tre Lieder di Schumann con i quali il concerto è proseguito si sono toccati temi come il potere divino sull’umanità e sulla natura, lo scopo della vita attraverso le diverse esperienze di due fratelli e la necessità di trovare la quiete dell’animo. Intervallati da numerosi applausi sono stati quindi eseguiti “Der frohe Wandersmann”, “Fruhlingfahrt”, e “Der Einsiedler”. Con i successivi tre brani di Wolf il Duo ha interpretato il valore dell’amicizia e la necessità della preghiera eseguendo: “Fußreise”, “Der Freund” e “Gebet”.

Ulrich Pakusch (pianista)

Per il finale di programma gli artisti hanno proposto quattro lieder di Mahler, “Canti di un giovane in viaggio”, e al termine dei calorosi applausi hanno concesso due bis.

Il concerto si è concluso con la Serenata di Schubert e con un Lied particolarmente sentito in quanto composto dal Duo su versi di poeti tedeschi. Nonostante questo genere musicale appaia un po’ distante a noi italiani la bravura dei due artisti e l’affascinante location hanno fatto sì che riscuotesse il meritato successo. Il prossimo appuntamento è per domenica 5 maggio presso la Villa Medicea a Coltano (Pisa).

Marina Sacchelli

Ulrich Pakusch e Christoph Von Weitzel

Foto di Alessio Alessi

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