82 views 3 min 0 Commenti

Ode alla ribollita, regina di Toscana – ascolta la storia

- Cultura, Si va a mangià?
16 Settembre 2022

Luca Bocci

[spreaker type=player resource=”episode_id=51259039″ width=”100%” height=”200px” theme=”light” playlist=”false” playlist-continuous=”false” chapters-image=”true” episode-image-position=”right” hide-logo=”false” hide-likes=”false” hide-comments=”false” hide-sharing=”false” hide-download=”true”]

 

Sebbene la Toscana sia ricchissima di cose incredibili da fare e vedere, buona parte dei turisti arriva dalle nostre parti determinata a provare due cose che hanno ben poco a che fare con l’arte o la cultura: i nostri vini e le famose specialità della nostra cucina. Questo scoccia non poco a noi del posto, specialmente quando i foresti di cui sopra ci chiedono a bruciapelo un piatto da provare a tutti i costi prima di tornarsene a casa. Inutile dire che, di solito, rimaniamo basiti, senza sapere come rispondere. E come si fa a sceglierne solo uno? Ce ne sono talmente tanti! Per non parlare poi del fatto che ogni città e villaggio ha prodotti e specialità del tutto sconosciute a pochi chilometri di distanza.

Difficile davvero trovare un piatto che sia conosciuto in tutta la regione. Eppure, forse, un’eccezione c’è: un piatto invernale popolarissimo in tutto il Valdarno. Lo strano nome inventato dai fiorentini, “ribollita” non è usato ovunque, ma è diventato così popolare da esser diventato quasi sinonimo della nostra terra. Se provate a gustarla da qualche parte lontano dalla Toscana, probabile che il ristoratore furbetto di turno vi chieda una cifra assurda. La cosa fa andare in bestia noi toscani, considerato che questo piatto sostanzioso è il nostro “comfort food” preferito, nato dalla necessità eterna di sfamare famiglie numerose senza andare in bancarotta.

La storia e l’evoluzione di questa famosa zuppa è davvero affascinante, specialmente se si considera che è fatta da ingredienti poverissimi come pane raffermo, cavolo e fagioli. La ribollita è così legata alla Toscana che troviamo quasi assurdo l’aver aspettato quasi due anni prima di parlarvene come si deve. Ecco perché questa settimana What’s Up Tuscany vi porterà nella nostra cucina, dove vi diremo tutto quel che c’è da sapere sulla regina di Toscana, le sue infinite varianti e tutti i trucchi necessari per ricreare questo grande classico della cucina povera per la vostra famiglia. Occhio, però: se ascoltate l’intero episodio, potrebbe venirvi una gran fame!

Fateci sapere se questo tipo di episodio vi piace o meno. Non ci vuole davvero niente: basta un messaggio sui social o una mail. Ogni feedback, anche il più cattivello, è sempre prezioso. Non vediamo l’ora di conoscervi!

Clicca qui per seguirci su Apple Podcasts
Clicca qui per seguirci su Spotify
Clicca qui per seguirci su Google Podcasts

Email: podcast@larno.it
Facebook: https://www.facebook.com/larno.it
Twitter: @arno_it / @WhatsupTuscany

 

Foto: Wikipedia

 

Condividi la notizia:
Lascia un commento