Roberto Riviello

Sono cinquant’anni ormai che l’Associazione lucana di Firenze cerca di stabilire un ponte tra la regione di provenienza dei suoi iscritti e la meravigliosa città che li ospita per motivi di lavoro, di studio o semplicemente affettivi. E per celebrare questo importante anniversario, l’11 settembre, nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio, si è tenuta una cerimonia alla presenza di numerose istituzioni cittadine e regionali, che ha dato il via alla settimana lucana a Firenze: una rassegna di alto livello culturale e artistico che ha spaziato dalla pittura al teatro al cinema e alla musica, e ha
richiamato un numeroso pubblico sempre molto attento.

Costituita il 18 maggio 1971 per volontà di alcuni illustri lucani, l’Associazione è diventata nel corso degli anni un punto di riferimento per gli oltre duemila lucani che vivono a Firenze e provincia. È nata con lo scopo di coltivare il legame con la Basilicata, valorizzandone il patrimonio culturale, turistico ed enogastronomico; e dal 2016 è entrata stabilmente nel cartellone dell’Estate fiorentina, grazie anche a rapporti stretti con l’Amministrazione comunale e la presenza di alcuni suoi soci nelle istituzioni cittadine, come il presidente del Consiglio Comunale Luca Milani.

Ma è stato soprattutto l’arrivo delle “giovani leve” all’interno degli organi direttivi ad aver dato un nuovo e vigoroso impulso alle sue attività. Così la neopresidente Antonella di Noia spiega i criteri a cui si è ispirata: “Sinergia, spirito di squadra e collaborazione all’interno dell’Associazione. Valorizziamo le nostre radici ma lo facciamo attraverso una rilettura della storia e della tradizione lucana in modo che la nostra proposta culturale sia pienamente integrata col territorio, e risulti accattivante non solo per i lucani trapiantati a Firenze ma per tutti i cittadini”.

Oltre alla presidente, bisogna ricordare l’attività di tutto il comitato direttivo, in cui spicca la presenza della nota cantante e performer Donatella Alamprese, che si occupa in particolare dell’organizzazione degli eventi di tipo musicale e teatrale.

La settimana lucana si è aperta con una grande mostra a Palazzo Medici-Riccardi, che sarà visitabile fino alla fine di settembre, dal titolo “Basilicata arte e paesaggi”, in cui sono presenti le opere dei principali artisti lucani del ‘900 e degli artisti che comunque hanno stabilito un legame con questa regione. Il 12 settembre, al teatro dell’Affratellamento, è stato proiettato il capolavoro di Pasolini “Il Vangelo secondo Matteo” che venne girato principalmente nei Sassi di Matera, riscoperti dal regista all’inizio degli anni sessanta e diventati oggi il set di grandi produzioni cinematografiche. I Musicamanovella, un gruppo folk-rock lucano, hanno suonato alle Murate e,
nello stesso contesto, Francesca Ritrovato ha proposto lo spettacolo teatrale “Alienate”. Infine, venerdì 16, al teatro del Cestello è andato in scena “Stupor, Federico II di Svevia”, tratto dai testi dello scrittore lucano Raffaele Nigro, per la regia di Giampiero Francese.

A conclusione della rassegna, sono stati consegnati nella suggestiva cornice della Loggia al piazzale Michelangelo il premio Eccellenza lucana a Terryana D’Onofrio per lo sport, a Grazia Napoli per la categoria giornalismo, al giovane chef Francesco Lorusso, al ricercatore Guido Gioso e a Francesco Vena come imprenditore.

Roberto Riviello

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