Lo scrittore e giornalista Giovannino Guareschi sabato 6 aprile sarà protagonista di un convegno a lui dedicato a Pisa. L’appuntamento è alle 17.00 a palazzo Gambacorti: “Giovannino Guareschi l’attualità di un genio multiforme” è il titolo dell’iniziativa culturale. Fabio Trevisan parlerà di “Guareschi scrittore. Dal Diario Clandestino a Mondo piccolo. Le parole ritrovano la loro vera anima e ci parlano ancora oggi”; Paolo Giulisano affronterà il tema del “Guareschi credente. L’eterno fascino di un uomo capace di raccontare a tutti il cristianesimo così com’é”; Elisabetta Frezza parlerà invece del “Guareschi maestro”, mentre Alessandro Gnocchi approfondirà il tema di “Guareschi giornalista. Da Candido al Borghese, cosa ci insegna l’impegno civile secondo un uomo di difficili costumi”. Marco Vignolo Gargini analizzerà una celebre invenzione di Guareschi, l’obbedienza cieca, pronta e assoluta: “C’era una volta il trinariciuto”.

Dopo l’introduzione dell’assessore alla cultura del Comune di Pisa, Filippo Bedini, sarà il giornalista Stefano Mecenate a moderare i lavori. “Pisa ha voluto rendere omaggio a un grande della letteratura italiana del Novecento – spiega l’assessore Bedini – messo da parte con eccessiva superficialità e a volte volutamente dimenticato, Giovannino Guareschi. Il convegno di sabato sarà un’occasione importante per riscoprirne l’opera e celebrare un autore che è diventato famosissimo grazie alla trasposizione cinematografica dei suoi libri su don Camillo e Peppone, che sono, però, solo la punta dell’iceberg di una produzione letteraria molto più varia e consistente. Lo faremo grazie alla presenza di alcuni dei massimi conoscitori dell’opera di Guareschi, affrontando le diverse sfaccettature della sua opera, come scrittore, giornalista, umorista, disegnatore raffinato”.

“Siamo alla fase finale di questo percorso dedicato alla valorizzazione della figura di Guareschi – commenta Stefano Mecenate -. Una figura che merita di essere conosciuta molto di più, in particolare dalle giovani generazioni. Il suo messaggio, attraverso i suoi racconti, è quello di un ‘mondo piccolo’, attualissimo e necessario per riconvertire una serie di scale valoriali che si vanno perdendo”.

Foto: Wikipedia

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