Tipica ricetta della Versilia, la torta di riso “putta” (pepata) si prepara nel periodo di Pasqua, ma è molto apprezzata anche per le scampagnate del 25 aprile e del 1° maggio. Quella che segue è la ricetta che mi ha dato mia mamma, si basa sui ricordi delle torte preparate dai suoi nonni a Seravezza (Lu).

Ingredienti

300 gr di riso, 5 uova, un litro di latte, 300 grammi di formaggio grattato misto (250 gr tra pecorino romano e pecorino sardo, 50 grammi di parmigiano), spezie miste (noce moscata, coriandolo, cannella, chiodi di garofano), pepe, un cucchiaio d’olio d’oliva extravergine, sale.

Preparazione

Bollire il riso in acqua e sale, dopodiché scolare bene; aggiungere due cucchiai di pane grattato, cinque uova, un litro di latte, il formaggio grattato, le spezie miste, abbondante pepe nero e un po’ di sale. Mescolare il tutto e, dopo averla unta con olio, mettere l’impasto in una teglia di alluminio (va bene anche usa e getta). Nei tempi antichi si usavano le teglie di coccio che venivano portate nei forni comuni del paese  (per non confonderle le famiglie scrivevano le proprie iniziali sulle teglie). Cuocere per circa 90 minuti nel forno già caldo a 180°. Alla fine sulla parte superiore si formerà una crosticina scura. Lasciate raffreddare e… buon appetito! Le torte salate si consumano fredde, ma sono buone anche leggermente riscaldate (tiepide).

La tradizione

Una volta la “torta putta” si gustava nella ricca colazione della mattina di Pasqua, dove erano previsti sia cibi dolci che salati, comprese le uova benedette e la schiacciata pasquale. Di solito vengono le torte preparate nella settimana di Pasqua, sono buonissime anche come antipasti o secondi, per fare merenda o come stuzzichini per l’aperitivo, serviti a dadini.

Foto: lineadelricordo.wixsite.com

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