Sabato 2 luglio appuntamento alle 21.00 in piazza de l’Horme a Faella nel comune di Castelfranco
Piandiscò (Arezzo). C’è quasi un centinaio di persone, molti bambini e finanche anziani; e siamo tutti attrezzati per il trekking e soprattutto ben riforniti di bottigliette d’acqua fresca viste le temperature di questi giorni. Dopo un po’ arriva un tizio munito di trombetta metallica, è la nostra guida; e con un paio di squilli ci avvisa che è il momento di incamminarsi. Destinazione: le Balze che si trovano appena fuori il paese. E mentre ci si incammina e si chiacchiera, inizia a farsi buio e a salire in cielo un quarto di luna gialla.

Quando iniziamo a prendere il sentiero di campagna che ci porterà sotto le Balze, è già notte e allora accendiamo le torce e i telefonini. Ma poi arriviamo in un’ampia radura e davanti a noi il paesaggio è davvero fiabesco, spettacolare: grossi riflettori montati dagli operai del Comune illuminano a giorno tutta la parete sabbiosa e argillosa color ocra di queste pittoresche creazioni della natura che sono tipiche del Valdarno.

In cima alle Balze (dal latino “baltea”, plurale di “balteum”: cintura, recinzione dell’anfiteatro) c’è una vera e propria foresta, irraggiungibile se non da provetti scalatori, perché la parete cade a perpendicolo ed è alta come un palazzo di tre piani. Non ci resta che sederci sul prato e ammirare lo spettacolo, reso ancora più suggestivo da uno stereo che diffonde “ambient music”; e viaggiare con la mente indietro nel tempo, pensando che ci troviamo in una valle che due milioni di anni fa era un lago, dal cui prosciugamento si sono poi formati per erosione questi bizzarri rilievi di detriti stratificati.

Non è una leggenda, bensì è documentato nei suoi codici manoscritti: uno dei primi visitatori e amanti di questi luoghi fu Leonardo da Vinci. Al punto che i suoi paesaggi nebbiosi (il più celebre dei quali si vede alle spalle della Gioconda) potrebbero raffigurare proprio i rilievi argillosi del Valdarno.

Quel che è certo è che le Balze offrono al visitatore un paesaggio ricco di bellezza e magia, e di notte ancora di più. Chi volesse fare un’escursione notturna e guidata in questi luoghi, potrà farlo sabato 23 luglio, con partenza alle ore 21.00 da piazza V. Emanuele a Castelfranco di Sopra.

Roberto Riviello

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