Maurizio Ficeli

Passo indietro del Pisa, che nella gara di recupero con il Lecco, squadra ultima in classifica ad un solo punto, perde subendo un gol al 96’, regalando ai lombardi la prima vittoria stagionale. Sconfitta amarissima, avvenuta in una partita in cui il Pisa ha tirato in porta molto più degli avversari ed ha avuto il 70% di possesso palla. Ma questo non basta se non si mette la palla in rete e se continuano a persistere certi svarioni in difesa, specie nelle fasi finale della gara. La classifica non è preoccupante, ma potrebbe essere tale se non si porrà subito rimedio a certi errori. Spero che la delusione per la sconfitta di martedì sera si trasformi nei nostri ragazzi in quella “cazzimma” giusta per andare a vincere a Venezia. “Noi vogliamo gente che lotta!”, hanno urlato ai giocatori gli ultras a fine che gara. Gruppi della Nord, tra l’altro, pronti ad invadere Venezia, visto che non ci sarà neanche l’obbligo della Tessera del tifoso.

SCHIACCIA A BRIGLIA SCIOLTA

NICOLAS – Incolpevole sui due gol subiti dal Pisa e poco impegnato durante la gara.

LEVERBE
– Trova difficoltà a fermare Novakovich, il quale riesce ad avere la meglio, poi viene sostituito a fine primo tempo. CALABRESI (dal 46′): una buona prestazione dove il difensore nerazzurro riesce a rendersi utile anche in fase offensiva.

CANESTRELLI
– Si è trovato un po’ in difficoltà specie sulle ripartenze del Lecco.

NAGY
– Nella prima frazione di gioco non riesce ad aumentare la velocità ed alla fine del primo tempo viene sostituito.

ARENA
(dal 46′): subentra dando una scossa alla squadra facendosi notare specie in fase offensiva. Una vera spina nel fianco delle retroguardia avversarie.

ESTEVES
– Purtroppo non riesce ad essere incisivo e non arriva quasi mai alla conclusione se non in un paio di occasioni.

BERUATTO
– Si limita a fare il suo compito non offrendo quasi mai una alternativa ai suoi compagni in fase offensiva. In difesa, invece, non riesce a fermare le ripartenze del Lecco.

MOREO
– Viene contenuto più volte dalla difesa avversaria e non diventa mai pericoloso a causa anche dell’ottima fase difensiva messa in pratica dal Lecco.

TORREGROSSA
– Non giudicabile

PICCININI
– È mancato il suo apporto in fase offensiva, nonostante la notevole mole gioco.

LISANDRU TRAMONI
– Sicuramente il migliore fra i suoi: oltre al bellissimo gol fatto il giocatore corso ha disputato una gara di alto livello mettendo in confusione la difesa del Lecco.

BARBERIS
– Fa una buona gara anche se poi viene sostituito nei minuti finali.

VIGNATO
– Non riesce a dare un gran peso in fase offensiva e non riesce a concretizzare le occasioni avute. VALOTI (dal 83′): non giudicabile.

ALL. AQUILANI – Purtroppo la squadra non è riuscita a velocizzare la manovra per essere veramente pericolosa. I cambi potevano essere stati effettuati un po’ prima. Urge porre rimedio a certe sbavature, specie nei minuti finali della partita. Una situazione che, ormai, si ripete piuttosto spesso.

L’EX DI TURNO, IONITA – Si è sacrificato spesso in fase difensiva, nel momento in cui la squadra necessitava di un uomo in più e, nel complesso, ha fatto bene. Una buona prova.

TIFOSI – Nonostante il brutto tempo che si è abbattuto su Pisa e dintorni allo stadio erano presenti 6.256 spettatori paganti, dei quali un centinaio giunti da Lecco. Non era, in verità, il pubblico numeroso di altre volte un po’ per il maltempo, anche se il meteo ci ha graziato un po’ prima dell’inizio della gara, e poi ha influito un po’ sull’affluenza allo stadio anche questo orario alquanto “astruso “delle 18.30 in un giorno pienamente lavorativo. Vista la pioggia abbondante si era temuto anche per il terreno di gioco, che però ha drenato benissimo l’ondata d’acqua abbattutasi sulla città. Altra curiosità: l’entrata in funzione di un nuovo tabellone in Curva Sud, che purtroppo non ha portato molto bene, visto il risultato della partita. Curva Nord splendida, come sempre: ha fatto tifo senza considerare la tifoseria ospite, che, all’ultimo, malgrado la vittoria, ha intonato qualche coro offensivo verso Pisa. Cosa fuori luogo visto che nessuno, da parte pisana, si era curato di loro.

 

 

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