Premessa, l’undici iniziale schierato da Aquilani mi ha lasciato basito, tener fuori Arena e Barbieri in una partita sulla carta da vincere nel nome di un assurdo turn over mi è suonato subito come indice di una mentalità non vincente. Una partita che bisognava cercare di far propria per alimentare le speranze playoff, oltre tutto contro una Cremonese che non é apparsa mai superiore ai Neroazzurri, è stata invece affrontata nei primi quarantacinque minuti con una “orizzontalità” a tratti irritante e con un possesso palla del tutto improduttivo: quousque tandem Mister?

Chiuso il primo tempo in svantaggio a causa di un discutibile rigore, visto che Calabresi e Buonaiuto arrivano insieme sul pallone, Aquilani ha capito i propri errori e ha sostituito Mlakar e Calabresi con Arena e Barbieri ed è subito arrivato il pari, grazie ad un prodigioso recupero di Moreo che ha servito D’Alessandro per la rete. A proposito, ancora c’è qualcuno che ha il coraggio di criticare Moreo?

La partita dunque si stava incanalando verso un pareggio (che ci stava), nonostante i tardivi cambi del nostro mister. Ma ci “ha pensato” la direzione arbitrale, anche se in buona fede. A cinque minuti dalla fine è stata concessa una punizione inesistente (Canestrelli non ha toccato Quagliata e lo ha pure ribadito nell’intervista post partita), poi realizzata con una magistrale esecuzione da Coda, a conferma che il Calcio non si inventa, se vuoi vincere prendi giocatori in grado di cambiare le sorti di una gara.

La direzione di Volpi (non aiutato da guardalinee e Var) è stata così inevitabilmente decisiva, tra l’altro al termine dell’incontro lo stesso arbitro ha deciso clamorosamente di dimettersi sembra chiedendo venia per gli errori commessi (c’è anche un contatto di Bianchetti su Barbieri che né l’arbitro né il Var hanno ritenuto di sanzionare con un penalty a nostro favore), anche se le motivazioni delle dimissioni non sono legate alla partita in sé e per sé.
Esattamente come avvenuto un anno fa all’Arena, quando il Bari si prese i tre punti grazie ad una errata applicazione del regolamento da parte dell’arbitro, la nostra Società sceglie e persegue la logica del “fioretto” e non ne fa un caso di cui lamentarsi alzando la voce..

L’amarezza resta dunque tutta dentro i millequattrocento che eravamo al seguito dei nostri colori, in molti delusi dalle scelte del mister e arrabbiati per le decisioni arbitrali.

Al termine la tifoseria neroazzurra è rimasta chiusa con tanto di lucchetto ai cancelli dietro la Curva, impossibilitata ad uscire per quasi un’ora. Un tifoso dei nostri si è sentito male e per alcuni momenti si è temuto il peggio, per fortuna l’ambulanza é arrivata velocemente.

Gli altri risultati di giornata ufficializzano la nostra permanenza in categoria con due giornate di anticipo. Ridotte sensibilmente invece le speranze di accedere ai playoff, anche se la matematica lascia ancora una speranza. Intanto battiamo il Sudtirol e poi riguardiamo la classifica, un’altra Pisa-Spal non sarebbe accettabile.

E complimenti veri al Parma, Società vincente, lungimirante e sapiente che ha operato alla grande per tornare in A. Bisogna pensare in grande, specialmente quando ci sono le potenzialità economiche per farlo.

Andrea Cosimi

Foto in alto: Us Cremonese (Fb)

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