Maurizio Ficeli – 

Grande successo del Pisa in quel di Marassi a spese della Sampdoria. Se si pensa che erano addirittura 54 anni che il Pisa non vinceva in casa dei blucerchiati in una gara di campionato, l’entusiasmo di tutti noi che abbiamo il cuore nerazzurro e rossocrociato diventa irrefrenabile. Ad assestare i due bei colpi da ko sono stati  Matteo Tramoni, con una splendida rete nel primo tempo favorita da uno svarione del giovane portiere doriano, ed Alessandro Arena nella ripresa, che ha battuto Stankovic con una “bomba” nel sette, non male per un debuttante in serie B. Il mitico “Popolone” esulta soddisfatto. Ed ora tutti all’Arena martedì 29 agosto, per bissare, con il Parma, il successo di Genova.

 SCHIACCIA “A BRIGLIA SCIOLTA”

Premesso che tutta squadra nel complesso è da elogiare, vado qui di seguito a formulare alcuni giudizi sui singoli protagonisti della partita.

NICOLAS – Interventi di ordinaria amministrazione nella prima frazione della gara, mentre nella ripresa salva il risultato prima su De Luca e poi su una deviazione di Canestrelli. Protagonista.

HERMANNSSON – Ottima la prestazione del gigante islandese.

CALABRESI (72′) – Una buona prova e tanto impegno.

LEVERBE – Gara impeccabile, fatta salva qualche sbavatura.

CANESTRELLI – Molto meglio in fase di impostazione. A inizio ripresa salva il Pisa con un intervento provvidenziale.

BERUATTO – Gioca la sua partita onesta senza strafare (80′ Jureskin).

MARIN – A centrocampo taglia e cuce il gioco, talvolta è rude ma va bene così.

VELOSO – Detta le geometrie del gioco e quando il Pisa è in difficoltà regge i giri del motore del centrocampo).

ARENA – Al debutto in B non poteva chiedere di meglio. Gol di ottima fattura. Braglia ci aveva visto bene, al pari dei nostri dirigenti che lo hanno portato a Pisa.

TRAMONI M. –  Ha il merito di aprire le marcature dopo 13 minuti (80′ Piccinini).

D’ALESSANDRO – Rispetto ai suoi standard è parso in calo, comunque fornisce un buon apporto alla squadra (72′ Tramoni L.).

MOREO – Finché ce la fa disputa una partita di sacrificio e offre ad Arena una buona palla in contropiede, poi è costretto a uscire. VALOTI (54′) – Gioca bene e i suoi tempi sono quelli da protagonista di serie A.

A disposizione: Vukovic, Loria, Trdan, Nagy, Masucci, Seck, Barbieri.

ALL. ALBERTO AQUILANI – Ha messo in campo un Pisa strepitoso azzeccando tutte le mosse. Semplicemente chapeau!

ARBITRO Giacomo Camplone (Pescara) – Non aveva iniziato male, poi, nella ripresa, alcune sue decisioni cervellotiche hanno rischiato di rovinare la partita a discapito del Pisa. Addirittura non si era accorto, in un’azione di contropiede della Sampdoria, che il pallone era ampiamente uscito in fallo laterale. Eccessiva l’ammonizione a Nicolas per una presunta perdita di tempo. Assurdi i 10 minuti di recupero. A mio avviso una direzione di gara, specie nella ripresa, non buona.

TIFOSI – Purtroppo stavolta è stata una trasferta “alla meno”. Presenti, come sempre, il Club Autonomo di Marco e Sabrina Pavolettoni con due pullman oltre a quello del Centro Coordinamento di Liana Bandini. Poi altri gruppi di “tifosi fai da te” mentre altri supporters hanno rinunciato a causa dell’obbligo della tessera del tifoso deciso dalle autorità, in quanto come ormai noto da anni le tifoserie di Pisa e Sampdoria non vanno d’accordo, essendo i supporters neroazzurri amici storici dei genoani. Stavolta, a differenza della gara con il Genoa dello scorso campionato, a noi pisani avrebbero concesso solo il settore ospiti e non anche alcune porzioni della gradinata, come avvenne nella gara di gennaio con i rossoblù. Inutile ribadire che la mancanza dei gruppi della Nord si sia sentita eccome. Per carità, rispettiamo la loro scelta, ci mancherebbe altro, però la loro assenza ha pesato molto nell’economia del tifo pisano nel suo complesso, e ci dispiace che non abbiano potuto godere dal vivo della grande apoteosi nerazzurra a Marassi. Speriamo che la prossima trasferta di Modena sia libera da certe forti restrizioni.

PERSONAGGI – In questa trasferta in terra ligure desidero menzionare due grandi tifosi. Il primo è Renato Parentini, ultras della vecchia guardia (foto sotto). Quante avventure abbiamo vissuto insieme quando eravamo in Curva ed andavamo alle trasferte. Lui, lavorando in un supermercato, arrivava fornito di una caterva di panini, che non mancava di offrire ai presenti, visto il gran cuore che lo ha sempre contraddistinto. E noi del gruppo, a quel punto, con sana goliardia, gli intonavamo il coro: “Parentini, no panini!”, diventato un classico ritornello ripetuto ogni volta che lo incontriamo.

Renato Parentini “no panini”

Altro personaggio degno di menzione presente a questa trasferta è Luca Santerini, da tutti conosciuto come “Cioccovo“, soprannome che gli è stato appioppato perché ha “na hiorba un po’ particolare” (si scherza!).

Luca Santerini detto “Cioccovo”

Con lui ho vissuto un episodio un po’ movimentato quando, con un gruppo di tifosi con diverse macchine, due anni fa andammo a seguire il Pisa nel ritiro di Rovetta (Bergamo). Ero in auto insieme e lui e, ad un certo punto, volle chiamare i genitori perché andassero a vedere se la sua macchina, che aveva lasciato parcheggiata a Porta a Mare prima di partire, fosse stata chiusa perché non ne era sicuro. Ci fermiamo ad un autogrill a Medesano, nei pressi di Parma. Lui aveva con sé due borse, una con 250 euro e il cartellino per timbrare al lavoro, nell’altra bancomat, documenti, patente ecc. Luca si fionda nel reparto delle cioccolate per sceglierne una, e posa una delle due borse. È un attimo, si volta e la borsa non c’è più. Disperazione! Ma da un lato gli andò “di lusso” (si fa per dire) in quanto avevano preso la borsa con 250 euro e il cartellino da lavoro. Sarebbe stato peggio se gli avessero preso bancomat, documenti e patente, anche se farsi rubare in quel modo tutti quei soldi fa girare “dimorto gli zibidei”.

DALLA CALABRIA CON IMMENSO AMORE – Mentre ero in viaggio verso Genova mi è arrivato il messaggio di due grandi e noti tifosi nerazzurri, Lorenzo detto “Lorrrianooooooo” Del Mancino e Felice Foresta (foto) che mi hanno scritto: “Partiti stamattina alle 5.30 da Crotone, arrivati a Pisa alle 16.30 dopo 11 ore e mille km circa  ripartiti subito per Genova. Se non è amore questo…. ditemi voi cos’è? Vero amore incondizionato verso il nostro amato Pisa”.

Lorenzo “Lorianoo” Del Mancino con Felice Foresta

PISANI A MARASSI – Malgrado l’assenza importante dei gruppi della Nord i tifosi nerazzurri presenti nel settore ospiti erano quasi 1000 (980 per essere precisi). Non ci sembra assolutamente poco. Ovviamente se fossero stati presenti i gruppi ultras il settore ospiti non sarebbe bastato, e si è visto nella gara dello scorso gennaio con il Genoa. Pisani con bandieroni e cori che hanno tenuto testa ai sampdoriani, rispondendo per le rime alle loro invettive anti Pisa. Chapeau, oltre ad aver goduto da matti alla fine.

GRAZIE RAGAZZI – Anche il sottoscritto in tribuna stampa ai gol è saltato come una cavalletta. Il cuore di tifosi riesce a superare l’attività di giornalista. Desidero ringraziare tutti i giocatori, i miei campioni, da Veloso, D’Alessandro, Calabresi, Nicolas, Moreo, Canestrelli a Valoti, neo acquisto, fino ai mattatori Matteo Tramoni e Alessandro Arena, ma tutti nel complesso meritano di essere lodati, oltre al mister Alberto Aquilani. Grazie Pisa, facci sognare ancora. Matiamo il Parma martedì prossimo in un’Arena che dovrà essere una bolgia.

Maurizio Ficeli
Maurizio Ficeli e Andrea Cosimi de L’Arno.it a Marassi
I giocatori nerazzurri esultano con i tifosi a fine gara: VIDEO

Scrivi un commento