Maurizio Ficeli

È iniziata l’estate, il campionato è fermo, ma non vanno certo in ferie le discussioni e i commenti sul Pisa,un amore immenso ed una passione che spinge chi lo ama a dedicargli un bellissimo libro, come ha voluto fare una grande pisana illustre oltre che tifosissima dei colori nerazzurri che vive a Roma. Stiamo parlando di Chicca Gheri, nata a Pisa nel 1974, laureatasi in Giurisprudenza nel nostro Ateneo e che ora vive nella Capitale, dove ha messo su famiglia è lavora alla direzione Cultura della Regione Lazio. Dopo aver tenuto con successo per tutto l’anno la rubrica Pallone D pendente con articoli pubblicati sul giornale online Pisanews, diretto da Antonio Tognoli, ha pensato di fare una raccolta di questi articoli in un libro. Ma facciamoci spiegare il tutto dall’autrice che abbiamo intervistato a tal proposito.

Grazie, Chicca, per la disponibilità, ti chiediamo, in primis, come è nata l’idea della rubrica “Pallone D pendente” sul portale di Pisanews?

“Pallone D pendente è nato da un ‘idea, scaturita durante una chiacchierata con Antonio Tognoli, direttore di Pisanews, davanti ad una tazzina di caffè, dove ci eravamo detti di provare a fare una rubrica settimanale relativa alle partite del Pisa, dandogli però un taglio un pochino piu particolare, diverso, non proprio a livello di descrizione tecnica della partita, un po’ perché io non è che non ci capisca, ma non sono competentissima in materia, e poi perché ci sono altri giornalisti più bravi e più navigati di me, quindi convenimmo di dedicare ad ogni gara del Pisa una rubrica con un taglio diverso e così è stato”.

Perché il titolo “Pallone D Pendente”?

“Ha un duplice significato.” Dipendente” perché io sono dipendente della Regione Lazio, “Dipendente” perché sono una sorta di” dipendenza calcistica al Pisa”, è “pendente” perché perché la Torre di Pisa ovviamente pende, quindi un duplice significato iniziale, che è anche triplice nel finale, ed è così che è nata questa idea. Poi, come ho detto anche nell’introduzione del libro, è il tentativo di fare due chiacchiere sulla squadra del cuore, cosa non semplice, perché un tifoso del Pisa come anche sono io, non può essere obiettivo e distaccato,quindi sono stata sempre molto coinvolta dal punto di vista emotivo nello scrivere”.

 

Quindi, anche questa realizzazione del libro è venuta in conseguenza alla rubrica?

“Si, è venuta quasi a metà anno, anche perché da Antonio Tognoli avevo appreso che si era creato un bel giro intorno a queste letture perché lui riusciva anche a vedere quante persone aprivano i miei articoli. Poi anche grazie a te, Maurizio, che diffondevi questi miei articoli sui social. Inoltre io a Pisa ho vari contatti con gruppi di gradinata e curva, quindi il tutto ha permesso che si arrivasse alla lettura settimanale di questi articoli da parte di 1800 persone. Insomma, la cosa aveva preso piede. A quel punto ho pensato di provare a fare una raccolta ed a vedere se c’era una casa editrice che mi potesse pubblicare il tutto e l’ho trovata a Milano, ho proposto il ‘prodotto’ e loro hanno accettato di buon grado”.

Come si chiama questa casa editrice milanese?

“Si chiama ETA BETA – PS. Io ho mandato loro tutta la documentazione, che si riservarono di leggere ed esaminare e devo dire che poi sono rimasti entusiasti di poter stampare questa edizione”.

Un libro composto da diversi capitoli. Ce ne vuoi parlare?

“I capitoli sono tanti perché hanno seguito l’andamento del campionato del Pisa. I primi 6 erano stati pezzi un po’ mesti, perché era il periodo iniziale del campionato, quando il Pisa non riusciva ad ingranare anche se io cercavo di dare un taglio un pochino ottimista, dicendo di pazientare ed aspettare, che la squadra era nuova anche se era stato fatto qualche cambiamento tecnico che non mi trovava d’accordo, poi c’è una parte centrale con il Pisa che era decollato, con il ritorno di mister Luca D’Angelo, quindi c’era entusiasmo. Quindi, capitoli euforici, ma poi, negli ultimi due mesi, è andata come è andata, abbiamo un po’ perso l’entusiasmo, con l’impressione che la squadra si fosse arresa. Questa è la sintesi dei tre capitoli del mio libro. Ho cercato, in sostanza, di dare un taglio dal punto di vista del tifoso e di una passione e di un attaccamento al Pisa, che da quando vivo a Roma, sento
ancora più forte”.

Vivi a Roma, ma quanto ti manca la tua Pisa?

“Tantissimo, lì ho la famiglia di origine, a cui sono molto legata, gli amici, insomma, quando posso scappo a Pisa. Roma è una città dove vivo per motivi di lavoro e di famiglia, è una città che offre moltissimo però, per fortuna c’è Pisa, dove fuggire e ricaricare le energie. Le grandi città sono molto faticose, Pisa mi accoglie sempre con grande affetto, per fortuna ci sono i treni e la macchina che in tre ore è mezzo mi porta lì”.

Visto che si parla di Pisa, c’è un angolo che ti è rimasto nel cuore?

“A parte la città nel suo complesso, con i monumenti che sappiamo, io sono cresciuta a Cisanello, quindi il viale delle Piagge costituisce un luogo importante, dove, ogni volta che ritorno, vado a passeggiare Poi, una volta laureata, mi sono spostata nella zona di Borgo, quindi la passeggiata da Borgo Largo fino ai Bagni di Nerone fino a Piazza dei Cavalieri. Poi il tramonto più bello è quello dei Lungarni. A Roma certi colori non c’è li hanno”.

Ritorniamo al Pisa, che squadra pensi verrà allestita per affrontare il prossimo campionato cadetto?

“Come ben sai, durante questo campionato, noi abbiamo creato il gruppo dei PISANI A ROMA. Bene, questa squadra, da come si sta presentando, è invece “di Romani a Pisa”, a cominciare dal nuovo direttore sportivo Kolarov fino al prossimo allenatore Aquilani. Quindi, mentre noi si sta “Pisanizzando Roma” , queste new entry mi sembra stiano dando una “romanizzazione di Pisa” . A parte le battute, io guardo sempre tutto con fiducia, diamo loro il tempo, del resto anche D’Angelo quando arrivo’ la prima volta non aveva avuto esperienze altisonanti.Ancora pronti per il grande salto forse non lo siamo, io comunque, in attesa di questo, mi accontento anche di una serie B dignitosa”.

Per concludere, ritornando al libro, come sta andando la diffusione della copie e dove si può acquistare?

“Il libro si può prenotare online nelle maggiori librerie, Feltrinelli, Mondadori, Libreria Universitaria, Amazon, IBS, Libraccio. È una vendita a livello nazionale. Oppure si può ordinare andando di persona in queste librerie citate. Altrimenti al sito diretto della casa editrice ETA Beta-PS www.etabeta-ps.com alla sezione Libreria – Libri, dove praticheranno anche un piccolo sconto. Il prezzo
è €. 23,90. Il ricavato lo donerò in beneficenza È un libro che ho scritto spinta dalla grande passione e dall’immenso amore che ho per la mia squadra e per la mia amata città. Per il futuro vediamo il da farsi”.

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