Francesco Fasulo

Cuore e impegno dedicati ai cittadini dell’Emilia Romagna che lottano contro l’acqua e il fango. Un Pisa senza cuore, grinta e idee non merita neanche un pensiero.

Mentre mezza Italia festeggia sguaiatamente per il calcio l’altra nuota tra sfighe reali, errori e colpe da attribuire. Io dal mio faro osservo e scuoto il chiorbone sempre più perplesso.

“Scrivi qualcosa Fasu, sei in coma?”
Non riesco, non mi impegno.
Sono come quelli là, faccio il compitino male e senza voglia.

È finito il sogno ragazzi. È finito sulla spiaggia il galeone della banda felice ed entusiasta. Certo, sarebbe potuto finire sugli scogli e lì saremmo affogati nelle nostre lacrime. Il capitano ci ha messo in salvo, non è riuscito a vincere la battaglia e ha riconsegnato il timone.

Non vorrei essere nel ruolo del ricco armatore. Ridisegnare completamente questa storia non è facile. Quel che si deve fare lo saprà lui e non servono i “bisogna” detti da chi resta (pur anelante) sugli spalti. Certo che qualcosa si è rotto.

Anche ieri cuori forestieri senz’anima nel giardino di casa. Nervi saldi, poche chiacchiere da parte nostra, un po’ di più da parte della società. Ci stiamo scollando dopo essere stati troppo appiccicosi.

Io mi sento il primo imputato. Do tutto per scontato. Occorre cambiare atteggiamento tutti. Anche noi tifosi. Non era piena neanche ieri l’Arena. Un venerdì sera non estivo. Non sarebbe cambiato nulla ma cosa avevate da fare? Io mi abbono a Giugno, diamogli forza!

 

 

Foto d’archivio

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