Andrea Cosimi

Come in tanti temevamo ancora una volta il Pisa, alla ripresa dopo la sosta, ha fallito in pieno la prestazione consentendo ad un modesto ma volitivo Cosenza di prendersi i tre punti.

Dopo una discreta prima mezz’ora i Neroazzurri sono andati progressivamente in difficoltà fino a prendere l’ormai “puntuale” gol su distrazione difensiva, così frequente e letale nel 2023.

Chiariamo una cosa, io ringrazierò sempre D’Angelo per tutto quello che ha fatto per il Pisa. Ma ieri, per me, nella sconfitta ci ha messo tantissimo del suo con discutibili scelte iniziali, prima tra tutte quella di lasciare in panchina molti dei nazionali, comodamente rientrati ed allenati già da diversi giorni.

Sembra quasi una inesorabile e perdente abitudine quella di casa nostra, mentre da altre parti l’undici titolare è più o meno sempre lo stesso, qui si ricorre a turn over eccessivi, a turni di riposo visti da fuori incomprensibili, con il risultato che gli automatismi vengono scardinati e la fluidità del gioco va nel dimenticatoio.

Anche di Marin a sinistra vogliamo parlare? E dei cambi nella ripresa? Mi impongo di fermare qua la mia critica, ma sapete come la penso, l’applauso quando è giusto, ma evidenziare ciò che non va quando è il caso, senza tacerlo, altrimenti non si cresce mai.

Già nelle passate stagioni abbiamo disputato partite come queste dopo la pausa, perdendo partite assurde per la scelta di far rifiatare giocatori professionisti abituati a faticare. Era il caso di stravolgere la squadra in questo modo? Il risultato e la prestazione dicono di no, c’è poco da fare.

Brutta brutta sconfitta dunque, quando si tratta di consacrarsi stecchiamo clamorosamente. La classifica rimane discreta, sesti con tre punti di vantaggio sul nono posto, ma ciò che non va è quanto in passato ho già avuto modo di scrivere: manca la continuità, manca la stabilità del modulo e degli interpreti.

E manca talvolta pure un po’ di “garra”,  cosa indispensabile, specie nei Pisa targati D’Angelo.

Di un pessimo pesce di aprile l’unica nota positiva è l’ingresso di Zuelli, si è mosso bene, per il resto non si salva nessuno, anche se le attenuanti ci sono e derivano da una formazione troppo modificata all’inizio e poi priva di equilibrio con i cambi decisi nella ripresa.

Sette giornate alla fine, manca il sigillo per la salvezza, già virtualmente conquistata, e poi vediamo se riusciamo a centrare questi playoff. Certo dopo partite come quella persa contro i cosentini vengono tanti dubbi, troppi.

Il lunedì di Pasquetta arriverà il Cagliari che, da quando è tornato Ranieri, della continuità fa ormai il suo stile.

Cerchiamo di tener botta almeno per la lotta per il quinto e sesto posto, perché in questo momento chi ci precede è di un altro pianeta

Andrea Cosimi

 

Foto: Pisa Sporting Club (Facebook)

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