Paolo Lazzari

Chi non avesse visto la partita di sabato e volesse scorrere la sintesi di Fiorentina-Sassuolo si accorgerebbe in fretta che quasi tutte le immagini video iniziano dal minuto 47. Il che, di per sé, parrebbe già sufficiente a fornire una rappresentazione plastica di quel che il match è stato: un susseguirsi di sbadigli, rimpiazzati soltanto dall’insperato sussulto conclusivo. La viola era chiamata a riprendersi dopo il mezzo passo falso contro il Monza. La seconda partita di fila in casa aveva un gigantesco bollino appiccicato sopra: “Vincere, whatever it takes“. E i tre punti sono arrivati, ma è la modalità che, ancora una volta, non lascia indulgere a pensieri confortanti.

Dopo la prestazione vaporosa di qualche giorno fa, i ragazzi di Italiano non reagiscono. Passano con una trovata di Saponara, ma poi si intasano in fretta, smarrendosi dentro un dedalo di sbavature che, tutte affastellate, compongono l’ennesima prestazione incolore. Non che il Sassuolo ci metta del suo per rendere effervescente il pomeriggio: a conti fatti quelli che si srotolano davanti agli occhi dei trentamila accorsi al Franchi sono novanta minuti da festival della mediocrità. Quando Berardi pareggia su rigore, una depressione latente incrina le velleità gigliate. L’inedia è in agguato, ancora una volta. L’estenuante pochezza concettuale e pratica di un gruppo che fatica a riconoscere la propria forza rischia di avvitare la stagione viola ancora più in basso. Fino a quando, provvidenziale e benedetto, giunge il rigore trasformato con imperturbabile sicurezza da Nico Gonzales.

Se non altro, nell’asfittica giornata di sabato, qualche acuto risolleva il morale. Saponara, Bonaventura e Gonzales danzano nel deserto indovinando oasi refrigeranti e sopperendo, così, all’evanescenza degli Ikoné, dei Kouamé e dei Cabral. Italiano, tacciato di non forzare mai il cambio giocando sempre sul velluto, sbilancia la formazione per tentare di conquistare il successo: un gesto coraggioso, fortunatamente premiato.

I tre punti, ad ogni modo, irrorano di sensazioni positive a prescindere: questa vittoria sofferta potrebbe diventare la molla per rilanciare la stagione. Di sicuro, però, se non si recupera in fretta l’identità calcistica di un anno fa, intravedere un orizzonte radioso appare alquanto complesso.

 

Foto e video: Acf Fiorentina (Facebook)

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