Francesco Fasulo

Parte lo sdraiato, va a Tirrenia a trovare mammà prima di spiccare il volo post maturità (Sperem!). Lo scarrozzo in Vespa nella Milano che sonnecchia ancora e mi accorgo che è bella prima che cominci a correre e ad urlare (cit. Fabio Concato). Sul fronte calcio Pisa le bocce sembrano ferme. Sembrano. È il weekend da “merda o berretta rossa”. Nazionale quasi simpatica e figone romano ci faranno gioire o patire. Avverso da sempre il motto juventino. Vincere non è l’unica cosa che conta. Nello sport generare e provare emozioni lo è. Certo vincere è bello. Vincere dà l’immortalità. Spesso anche le grandi sconfitte segnano profondamente. Anche quelle sono indimenticabili.

Maracanazo, 5 maggio per gli interisti, varie finali Champions juventine, blackout marsigliese in stile Galliani. Pisa-Brescia con l’eretico Bruno Giordano in panchina. La squadra di Rino Gattuso che sovverte regole scritte nella pietra retrocedendo con la miglior difesa del campionato. Succede a tutti. Shit happens, dicono gli inglesi. Berretta rossa, speriamo di controbattere noi domenica sera. Touch balls o wood, come volete.

 

Foto: Lapresse (ilGiornale.it)

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