Tommaso Giacomelli

Il vecchio maestro di calcio si prende la soddisfazione di battere il nuovo che avanza, Prandelli vince la sfida con quel Vincenzo Italiano che alla guida dello Spezia ha stregato la Serie A con un calcio spumeggiante e ben organizzato. Stavolta ha avuto la meglio la vecchia guardia – come dicevamo Cesare Prandelli – che nel suo curriculum ha all’attivo ben due panchine d’oro, se qualcuno se lo fosse dimenticato. Sicuramente un pizzico di fortuna ha spianato la strada alla Fiorentina, che nel primo ha faticato moltissimo, ma anche grazie ai cambi attuati dal mister di Orzinuovi alla fine è arrivato un 3 a 0 fondamentale contro una squadra, che lotta nelle stesse zone di graduatoria dei gigliati. Il risultato rotondo riconcilia i Viola con la classifica, adesso meno preoccupante di una settimana fa.

Il primo tempo, come abbiamo anticipato, è stato condizionato soprattutto dalla paura, una tensione che ha attanagliato soprattutto la Fiorentina, incapace di costruire un gioco conciso e veloce. Sono tantissimi gli errori – anche banali – commessi da alcuni giocatori in maglia viola, impotenti di fronte alla grande organizzazione dello Spezia. Tanti i passaggi sbagliati, inesistente la ricerca di un calcio armonico e fraseggiato. Specchio di questo nefasto primo tempo è stato Kouame, ancora una volta schierato dal primo minuto. Il giocatore ivoriano ha deluso le aspettative – come spesso gli capita – mal capitalizzando ogni pallone capitato nella sua zona.

L’infortunio accorso a Bonaventura ha costretto Prandelli a mandare in campo Castrovilli – escluso eccellente dalla formazione titolare – rivelandosi un fattore determinante sull’andamento della partita. L’ulteriore mossa che ha imbrigliato lo Spezia è stato l’ingresso di Eysseric per il deludente Kouame, all’inizio della seconda frazione. Il mister Viola ha puntato ancora una volta sul francese e stavolta ha avuto ragione. Il numero 92 è entrato benissimo in partita e ha lasciato il segno, prima partecipando attivamente alle azioni da gol di Vlahovic e Castrovilli, poi timbrando il cartellino con la terza rete dell’incontro. L’ex Nizza non segnava addirittura dal 2018, bravo Prandelli a giocarsi ancora una carta che spesso si era rivelata invece enigmatica.

Vlahovic invece è una certezza, nono gol stagionale e una crescita della consapevolezza nelle proprie qualità che aumenta di partita in partita. Ottima la sua prestazione, sublimata da uno spettacolare gol in acrobazia su assist al bacio di Castrovilli. Quest’ultimo è l’altra nota lieta del match, subentrato a partita in corso ha fatto cambiare il passo alla compagine toscana. Il 10 viola ha fornito una prestazione super, impreziosita dal gol del raddoppio, il suo quinto stagionale.

La Fiorentina respira e si concede una boccata d’aria, prima del prossimo scontro importante di Udine. Adesso la parola d’ordine si chiama continuità, quella che è mancata in tutto il campionato, non essendo mai riuscita a vincere due partite di fila. Nel frattempo è giusto per i tifosi viola godersi il dolce sapore dei tre punti, che stavolta come non mai, valgono oro.

Tommaso Giacomelli

Foto: Acf Fiorentina (Facebook)

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