Fu posizionato in quel posto durante il dominio degli Asburgo-Lorena nel 1829. Stiamo parlando del cippo della spiaggia del Gombo (Pisa), un manufatto che serviva, come riporta la targa posta alla sua sommità, per segnare la linea di costa. Dopo 190 anni il mare si era avvicinato sempre più, con il rischio di cancellare per sempre quel pezzo di storia. Così l’Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli è corso ai ripari, eseguendo alcuni lavori per proteggerlo e senza spostarlo. I lavori, concordati con la Soprintendenza, sono stati realizzati dall’impresa Igp Giuliani Piero s.r.l. di Pisa.

Il presidente del Parco, Giovanni Maffei Cardellini, spiega che “dall’Ottocento ad oggi sulla costa si sono verificati molti cambiamenti dovuti a vari fattori, oggi l’erosione è un tema importante che va affrontato insieme da tutti gli enti competenti, per trovare soluzioni efficaci e concrete. Salvando questo manufatto storico abbiamo fatto un piccolo passo, consapevoli che la strada da percorrere è ancora lunga”.

Ma che tipo di lavori sono stati fatti per mettere in sicurezza il manufatto dei Lorena? “Intorno al cippo – spiega il direttore del Parco, Riccardo Gaddi – è stato installato un palancolato a corona, infisso per oltre 6 metri, garantendo la protezione del monumento dall’effetto del moto ondoso e il mantenimento della sua posizione originaria”. Viene solo da chiedersi quanto potrà “reggere” questa protezione, o meglio, con quale velocità avanzerà l’erosione costiera? E fino a che punto si spingerà?

 

Foto: parcosanrossore.org

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