Tommaso Giacomelli

Nemmeno nei sogni del più ottimista dei tifosi viola poteva prendere forma quello che è accaduto – nella realtà – all’Allianz Stadium. Probabilmente la Fiorentina più sconquassata e in difficoltà degli ultimi anni è riuscita a imporsi con piglio al cospetto della Juventus con un 3 a 0 che non ammette replica. Il merito è da attribuire soprattutto a Cesare Prandelli, un comandante capace di ridare la rotta a una squadra senza bussola, nonché uno stratega in grado di sorprendere tutti – Pirlo compreso – con una formazione inedita.

Alzi la mano il tifoso viola che, alla vista dell’undici ufficiale scelto dal tecnico di Orzinuovi, non ha arricciato il naso, pensando di incappare in un’altra ennesima umiliazione. Invece ha avuto ragione lui, a dispetto di tutti, con un 5-3-2 di lontana memoria, che ha esaltato specialmente il comparto difensivo. Caceres ne è l’esempio più lampante, autore anche del terzo gol, ma anche Pezzella e compagni hanno ben tenuto a bada Cristiano Ronaldo e Morata. Il rilancio di Borja Valero da titolare, ha lasciato stupiti tutti quanti, ma lo spagnolo ha incantato nel primo tempo, giocando da centro-mediano metodista, con un ritmo da giocatore anni ‘60, ma con tocchi di palla delicati e sempre azzeccati.

Poi Ribery con il suo ondeggiare mellifluo, ha tenuto una lezione di calcio al cospetto dei campioni d’Italia. Grinta, visione di gioco e sapienza calcistica distribuita su larga scala. Non è un caso che dal suo piede sia partito un pallone che ha mandato fuori giri l’intera difesa bianconera, confezionando a Vlahovic un assist dolce come un cioccolatino, che il serbo con classe e freddezza ha concretizzato con uno splendido colpo sotto, dopo appena 3’. Poi sul gol del raddoppio, l’ex numero 7 del Bayern Monaco ha saputo destreggiarsi con rara calma e con fervida lucidità, senza farsi ingolosire dal tiro in porta, ma allargando la palla sull’accorrente Biraghi, che calciando in mezzo all’area piccola ha spinto Alex Sandro all’autogol.

Un Castrovilli dedito al sacrificio, ha tremato di fronte all’intervento fuori tempo di Cuadrado, che poteva causargli un grave infortunio. Cartellino rosso per l’ex Viola al 18’ e superiorità numerica su cui la Fiorentina è andata a nozze. Non è stata una notte facile per chi in passato ha vestito la maglia gigliata, compresi Chiesa e Bernardeschi. Una piccola vendetta natalizia nei confronti di due ragazzi prima amati e poi rinnegati, dopo il più brutto dei tradimenti (per un tifoso viola).

Arriva così la prima vittoria in campionato della nuova gestione Prandelli, mai occasione fu più propizia di questa per tornare ai tre punti. Una notte che in tanti non scorderanno mai. Il popolo Viola si addormenta, sperando di rivivere questo risultato, consapevole che neanche nei sogni poteva gioire tanto. La Fiorentina, invece, si porta a 14 punti, staccandosi dalla zona retrocessione e agguantando Cagliari e Bologna. Il Natale sarà più sereno e speranzoso, con la voglia poi di ripartire per dare una nuova impronta a una stagione intera.

Tommaso Giacomelli

Foto: Acf Fiorentina (Facebook)

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