Una donna di 36 anni è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso e fatto a pezzi i coniugi Shpetim e Tauta Pasho, i cui resti sono stati trovati in alcune valigie, tra il carcere di Sollicciano (Firenze) e la superstrada Fi-Pi-Li. La donna, Elona Kalesha, è una pregiudicata di nazionalità albanese (con precedenti per furto e truffa), all’epoca dei fatti conviveva con il figlio della coppia dei coniugi uccisi. La donna è accusata di omicidio, occultamento e vilipendio dei cadaveri.

Nel 2015, quando la coppia scomparve, Kalesha abitava in una casa in via del Pantano, zona di Sollicciano, dove ha vissuto anche il figlio della coppia, Taulant, prima di scappare dall’Italia. Secondo le figlie dei Pasho la donna era l’ultima ad aver visto i coniugi, che il giorno 2 novembre 2015, inaspettatamente, non si presentarono al momento dell’uscita dal carcere del figlio.

Sembra che le valigie in cui sono stati trovati i corpi fatti a pezzi fossero le stesse con cui i Pasho erano arrivati in Italia. Gli inquirenti cercano gli eventuali complici di Elona, che possono averla aiutata a uccidere i Pasho (una coltellata alla gola per lui, strangolata lei) per poi farli a pezzi.

Taulant Pasho, irreperibile da quattro anni, si trova in una prigione del cantone tedesco di Aargau (Argovia) dal 16 ottobre 2020 per il reato di furto con scasso e violazione di domicilio. L’uomo era evaso dai domiciliari nel novembre 2016 da un’appartamento di Firenze e da allora aveva fatto perdere le proprie tracce in Italia, tornando in seguito in Albania. Nel frattempo la procura di Firenze ha spiccato un mandato internazionale di arresto nei suoi confronti, visto che ancora deve scontare 3 anni e 11 mesi circa di reclusione per reati di droga.

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