Sembra un film dell’orrore. I carabinieri di Firenze hanno trovato una valigia contenente resti umani saponificati. Il ritrovamento è avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì 10 dicembre in un terreno, coltivato a orto, tra la superstrada Firenze-Pisa-Livorno e il carcere di Sollicciano (Firenze). I resti si trovavano in una valigia rigida. Abbiamo parlato di resti saponificati, ma che vuol dire? Si tratta di un tipo di decomposizione dell’organismo vivente, in cui le sembianze del cadavere sono poco alterate: questo si verifica quando i processi putrefattivi e di mummificazione vengono ostacolati dall’eccesso di umidità ambientale, e consiste nella trasformazione dei grassi in saponi insolubili.

A trovare la valigia con il suo raccapricciante contenuto è stato il proprietario del terreno. Era andato sul posto per dare una sistemata, quando ha notato la valigia e l’ha aperta. Sotto choc ha subito chiamato i carabinieri. A una settantina di metri è stata trovata un’altra valigia, anche questa contente resti umani. Si trovava alla base della sopraelevata della superstrada. L’hanno notata i carabinieri che stavano perlustrando il posto dopo la prima scoperta.

È probabile che i resti appartengano alla stessa persona, anche se solo le perizie medico scientifiche potranno accertarlo con esattezza. Secondo gli inquirenti i resti apparterrebbero a un uomo adulto. Ma per il momento non si conoscono altri dettagli. Qualcuno potrebbe aver gettato le valigie nei campi dalla superstrada.

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