Francesco Fasulo

Mi riarrampico al Mapei Stadium verso la tribuna stampa. Oggi (ieri, ndr) in Italia si è corso il primo mondiale di ciclismo da quando è morto Mura, ha vinto un corridore francese (Julian Alaphilippe), voglio pensare per omaggiare il Gianni che ha dipinto innumerevoli acquarelli d’Oltralpe. Arrivo in tribuna stampa dove prendo posto trovando il solito favore. Sappiate che entrerò sempre. Messaggio cifrato per chi deve avere orecchie per intendere. Oggi ci sono tutti i media pisani, ovviamente L’Arno, più mille indigeni granata. Prima di Reggio sono stato spedito dal direttore (lo odio) a vedere i cugini granata portuali, ora poveri, a Gorgonzola. Squallido 0 a 0. Godo comunque ma non infierisco.

A Reggio cominciamo molli come la Nutella (eufemismo cromatico azzeccato). Perdono la pazienza anche i cronisti più insospettabili. Dopo un po’ ci rianimiamo e giochiamo. Poco serio che in serie B non esista la Var. Perché? Non esiste una ragione valida perché la A e la B siano due sport diversi. Due rigori e mezzo non dati. Due perle di Labuan (cit E. Salgari) i gol di Caracciolo e Vido. Belli i reggiani che applaudono all’intervallo malgrado il risultato negativo. Non contesto mai l’arbitro ma… Paterna di Teramo, fidati, non è cosa per te.

Siamo fermi come una suocera sul divano. La partita finisce dopo che Gaetano sbaglia un contropiede che fotografa il momento della squadra. Siamo molto meglio di stasera ma non sempre riesce quello che si vuol fare. Non commento i singoli e vado a cercare un toast. Manco quello. Ceno con cioccolata cacao 99% che è marrone come la Nutella ed è amara come la serata dei Pisani. Bona Ugo!

 

Foto: Gabriele Masotti

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