La polizia di Anniston (Alabama) ha arrestato un ragazzo di venti anni, Hunter Kimberly, sospettato di aver ucciso l’italiano Nicola Fantei, 58 anni. Originario di Collesalvetti (Livorno), Fantei viveva da quasi trent’anni negli Stati Uniti. Informatico molto stimato e apprezzato, aveva lavorato per importanti aziende come web designer.

Era partito per gli Stati Uniti giovanissimo, dopo aver lavorato per un po’ nel ristorante dei genitori. In America aveva continuato a studiare, laureandosi in Belle Arti e specializzandosi nel campo informatico legato al design. Ben voluto dai vicini di casa, Fantei aveva la passione per la pittura e la cucina: amava preparare la pasta fatta in casa oltre a tanti altri cibi italiani.

Non si sa ancora di preciso il motivo per cui sia stato ucciso Nicola. Pare che stesse difendendo una ragazza. Ma si attendono conferme a tal proposito.

Una vicina di casa, Candice Jackson, ricorda così Fantei: “Oggi siamo andati a casa del mio amico Nicola. È stata dura. Dovrebbe essere lì seduto in veranda a salutarci e fumare le sigarette arrotolate a mano. Josh, Kimberly, Jim ed io abbiamo pulito e sistemato dove ha fatto gli ultimi respiri. Abbiamo organizzato le sue belle opere d’arte e pittura. Ho messo in scatola tutte le sue foto di famiglia e gli oggetti personali… Nicola ci aveva accolti quando eravamo arrivati. Si era preso cura di noi quando Josh lavorava di notte e ci chiamava spesso con quel suo accento italiano solo per augurarci ogni bene. Non potevo lasciare i suoi ulivi lì senza di lui. Quindi ora sono sulla mia veranda, li ho annaffiati e ci ho parlato. L’olivo è simbolo di pace e amicizia. Nicola è in pace e noi guarderemo questi bellissimi alberi e ricorderemo che grande amicizia abbiamo condiviso”.

Tra le passioni di Nicola Fantei c’era anche la pittura
In questo articolo di un giornale americano si parlava della passione di Fantei per la pasta fatta in casa
L’uomo sospettato di aver ucciso Nicola Fantei

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