Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Carlo Sorrente, segretario provinciale Psi di Pisa, sui finanziamenti per la ripresa dopo la pandemia.

Le ambizioni della Regione Toscana d’intervenire sui ritardi di sviluppo con il finanziamento di grandi infrastrutture della Toscana Costiera non debbono essere abbandonate, proprio in questa grave crisi economica congiunturale resa eclatante dalla pandemia in attenuazione che però ha acuito la recessione già presente prima del Covid-sars-19

La lettera dei sindaci oltre i ventimila abitanti e del presidente della provincia, con la sola adesione della Confindustria locale, da una parte sembra muoversi al di fuori di ogni programmazione di area vasta, dall’altra appare astratta nelle possibilità concrete di accesso alle cospicue risorse pubbliche in via di definizione da parte del Governo centrale ed europeo perché è stata scritta senza alcuna verifica di fattibilità e di progettazione di massima forse sulla base di spinte municipali e di gruppi di impresa o peggio ancora di scelte “superficiali”; in particolare alcune delle priorità come l’ampliamento della carreggiata della Fi-Pi-Li, e il quadruplicamento della ferrovia Firenze-Pisa presentano criticità reali dovute ai processi di urbanizzazione e di antropizzazione che nel tempo si sono sovrapposti ed hanno impegnato il già scarso territorio disponibile nella direttrice Est-Ovest.

Il documento di questi Enti Pubblici apparso nei media, frutto della elaborazione di alcuni comuni e una sola associazione di categoria senza la partecipazione dei sindacati e di altre forze sociali, appare un  programma minimo da definire prima delle elezioni regionali “valido” per chiunque vada a governare la Regione a prescindere degli interessi reali delle comunità e dei territori.

Se così fosse sarebbe la conferma di una politica consociativa di cui abbiamo visto i primi passi nella cogestione delle imprese pubbliche e degli enti di secondo livello che come è chiaro a tutti i cittadini produce inefficienze sprechi e pessimi servizi.

Sviluppo e tutela del territorio, attraverso la programmazione di interventi ordinari e straordinari, partendo dal ruolo strategico di Pisa e provincia nell’ambito della nostra regione, come cerniera fra la costa Nord Ovest e la vasta area Metropolitana afferente a Firenze.

Al fine di poter svolgere questo ruolo strategico, si rende necessaria una politica attiva di interventi principalmente verso le infrastrutture materiali e immateriali, che ad oggi paga un gap/ritardo ultra ventennale; viceversa lo sviluppo dell’economia e del territorio della nostra. provincia, sono legati fortemente a futuri interventi infrastrutturali.

I socialisti sono dell’avviso che occorra dotare l’area vasta di un piano integrato delle infrastrutture per la mobilità e i trasporti, che risponda ad una serie di obiettivi di natura economica e sociale, quali:

– il miglioramento dei tempi e della qualità del trasporto delle persone dalle abitazioni ai luoghi di lavoro, di studio, di svago;
– il miglioramento dell’accessibilità all’aeroporto Galilei con particolare riferimento ai flussi turistici;
– il corretto funzionamento della logistica delle merci, con particolare riferimento al polo livornese e alle attività cargo dell’aeroporto Galilei.

Completamente errata è l’impostazione “meschina” del piano territoriale stretto solo tra Pisa e Cascina; sono invece  prioritarie la definizione ed il finanziamento di un piano di intervento sulle infrastrutture viarie che interessano non solo l’area urbana di Pisa, ma anche i comuni contermini, comprendente, in particolare:

– il completamento del corridoio tirrenico;
– la realizzazione della viabilità a nord di Pisa, che interessa principalmente il comune di San Giuliano Terme, il cui progetto va comunque rivisto e implementato in modo da determinare una migliore  connessione a rete, con la viabilità di Cascina, Calci e Vicopisano;
– rielaborazione e piani di investimento e di intervento per la SS 68 in val di Cecina, arteria strada statale per un miglioramento e il collegamento veicolare tra le provincie Siena-Pisa-Livorno;
– interventi di riqualificazione del braccio pisano della Fi-Pi-Li, con miglioramento degli svincoli ed eventuale loro implementazione all’altezza degli insediamenti produttivi presenti sui territori Pisa e Cascina, riqualificazione dello svincolo di Montopoli Val d’Arno sinergico a tutta la zona del cuoio.

Tale programma dovrà essere congruente con un aggiornato piano integrato intercomunale della mobilità e dei trasporti, finalizzato alla integrazione di diverse modalità di trasporto anche con il completamento del piano dei parcheggi di scambio a servizio del capoluogo di provincia.

Sempre in questo quadro va sviluppato un progetto di fattibilità per il potenziamento della ferrovia nella tratta Pisa Cascina, Pontedera, “Montopoli – San Romano – Castelfranco – Santa Croce” che deve candidarsi a stazione passeggeri di tutto il distretto del Cuoio, in modo da poter introdurre da una parte  un servizio di superficie a carattere metropolitano, con frequenti fermate in luoghi attrezzati dal punto di vista della sosta di mezzi privati e dall’altra un servizio navetta veloce su tutto il percorso Firenze SMN-Pisa Centrale, in modo da abbattere i tempi di trasporto per l’aeroporto Galilei, e valorizzare l’ormai realizzato Pisamover.

Carlo Sorrente
Segretario provinciale Psi (Pisa)

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