“Tutta l’infelicità dell’uomo deriva dalla sua incapacità di starsene nella sua stanza da solo”. (Blaise Pascal)

Durante questi giorni di isolamento non sono riuscito a togliermi dalla mente queste parole del filosofo francese, che con precisione quasi inquietante è riuscito a “prevedere” lo stato d’animo di moltissimi italiani che cercano attraverso l’utilizzo dei social media e dei flash mob di avere una finestra sul mondo e di essere sempre meno soli, anche quando effettivamente lo sono. L’utilizzo delle videochiamate è recentemente esploso ed un adolescente come me si ritrova per ore ed ore immerso in chiamate con amici, parenti e persino professori. Non penso che questa situazione di connessione sia dannosa anzi, in un momento così difficile per la nazione è salvifico che le persone si parlino, a patto che il confronto non ingigantisca la paura.

Qualche giorno fa ho avuto il piacere di chiamare dei miei amici pisani che, senza neanche accorgersene, mi hanno tranquillizzato rispetto alla situazione che, qui da Milano, sembra tragica, grazie alla graffiante ironia che contraddistingue il mio popolo d’agosto.

Invito però i lettori a non avere paura della solitudine e ad usare questo tempo “extra” per riflettere su ciò che vogliono per conoscersi meglio. Prendersi una pausa dall’agire e incominciare a ponderare, cosa che solitamente nel mondo moderno è veramente complicato fare, allo scopo di renderci un po’ più consapevoli e perché no, felici.

Jacques Haricot

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