Il “contatore” dei contagi del coronavirus ci ricorda, ogni giorno, che la situazione è sempre più drammatica. In un momento come questo è difficile non farsi prendere dall’ansia. Eppure la razionalità è l’unica cosa che ci serve. In che modo? Attenendosi alle indicazioni fornite dalle autorità competenti. Non dobbiamo essere eroi né incoscienti: dobbiamo stare attenti, muoversi il meno possibile ed evitare che il virus dilaghi. Perché se è vero che di coronavirus si guarisce (eccome se si guarisce), gli ospedali non riescono più a curare come si deve chi versa in gravi condizioni (le macchine per respirare sono poche), e questo vuol dire morte sicura per tantissime persone se non si rallenta la diffusione.

Oltre a raccomandare a tutti la prudenza, e a chi crede la preghiera, ci sentiamo di dover rivolgere un appello ai politici e agli amministratori: per favore, evitate di litigare e contestare ogni cosa viene decisa da chi ne ha il potere. Scontratevi e discutete fino alla morte, ma fatelo tra di voi non in pubblico. Non è ammissibile che ogni decisione presa dalle autorità competenti venga criticata e contestata da chi ricopre importanti ruoli istituzionali. Servono, oggi più che mai, responsabilità e serietà. Per evitare il caos. E serve unità d’intenti contro il nemico comune. Avremo tutto il tempo per dividerci politicamente e scannarci, come siamo maestri. Ora evitiamo di farlo, please!

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