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Doping spedito per posta, 38 indagati. L’indagine è nata da un pacco intercettato a Figline Valdarno

- Cronaca
22 Novembre 2019

I carabinieri del Nas di Firenze hanno scoperto una rete legata al commercio e al consumo illecito di sostanze dopanti, destinate a frequentatori di palestre e bodybuilder amatoriali. Sequestrate 3.700 compresse e 604 fiale di farmaci anabolizzanti (steroidi, ormoni, estrogeni, eritropoietina, nandrolone) per un valore di 35mila euro, che si vanno ad aggiungere alle quasi 500 unità già sequestrate nel corso delle operazioni di polizia.

L’indagine, partita un anno fa, è nata da un sequestro di un pacco nell’ufficio postale di Figline Valdarno (Firenze). Quel pacco, contenente sostanze dopanti e stupefacenti, arrivava dalla Polonia ed era indirizzato a un personal trainer, che lavorava in diverse palestre in provincia di Firenze. Dopo aver perquisito la sua abitazione le forze dell’ordine hanno sequestrato molte compresse e fiale contenenti sostanze dopanti, provenienti dall’India e senza l’autorizzazione per la vendita in Italia. Gli inquirenti sono andati avanti risalendo a un uomo di Torino che tirava le fila della rete illegale, smerciando le sostanze proibite ai suoi clienti più fedeli, 36 persone, tutti denunciate per ricettazione per aver acquistato sostanze ad azione dopante di provenienza illecita. Tracciate oltre un centinaio di spedizioni di plichi, con versamento di denaro su carte Postepay, intestate o in uso all’indagato, della somma di 50.000 euro. In tutto le persone indagate sono 38,

L’Operazione Mito ha visto coinvolti, in tutta Italia, 150 carabinieri del Comando per la Tutela della salute, impegnati nelle province di Bergamo, Bologna, Brescia, Catanzaro, Como, Cremona, Cuneo, Ferrara, Latina, Messina, Padova, Palermo, Pisa, Roma, Savona, Siracusa, Terni, Torino, Trapani, Udine, Vibo Valentia e Vicenza.

 

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