Andrea Cosimi

Parto dalla fine: la partita contro il Lecco, sabato prossimo, deve essere preparata e vissuta come una finale. Giocheremo contro una squadra che segna più del Pisa (e soprattutto tira molto più spesso nella porta avversaria), ma che dietro “balla” non poco (solo la Feralpisalò ha subito più reti).

Occorrerà una partita maschia da parte dei Neroazzurri, e l’approccio non dovrà essere quello nuovamente replicato ieri contro un’ottima Reggiana che, ribadisco, non a caso ha un punto più del Pisa.

Va detto che le responsabilità del pessimo primo tempo sono del Mister e non solo dei giocatori, l’undici iniziale secondo me era sbagliato, a partire dalla panchina di D’Alessandro. Ma anche il modo di stare in campo dei nostri nei primi quarantacinque è stato pessimo, perennemente incerti dietro e poco interessanti davanti. E puntuali sono nuovamente arrivate due reti evitabilissime, classico e ricorrente marchio e incubo di questa stagione.

Smaltita la paura dell’1-3 il secondo tempo è stato di ben altra natura, grazie ai tardivi ma decisivi correttivi operati da Aquilani. Ecco al Mister vorrei chiedere: ma è proprio difficile individuare il miglior undici base? Si può continuare imperterriti a non risolvere gli imbarazzi difensivi che stanno zavorrando questo nostro campionato?

Ieri a mio parere tanti insufficienti, e forse a salvarsi sono stati proprio i cinque subentrati e i soli Esteves e Valoti. Ottimo il debutto di Bonfanti, finalmente un gol da punta vera.

Si continua però a scherzare con il fuoco, mantenendo una posizione ai limiti della zona retrocessione, quasi inconsciamente convinti che la B ci spetti di diritto. E dunque si reiterano gli stessi errori senza riuscire, dopo venti giornate, a porvi rimedio.

Speriamo che la Società in settimana effettui le operazioni che mancano per dare più solidità a questo organico, che continua ad apparire estremamente vulnerabile.
Le prime due settimane di mercato hanno infatti visto molto attive quasi tutte le squadre che ci seguono, ad ennesima conferma che sarà lotta durissima salvarsi, per tutti.

Peccato per il ripetersi delle problematiche all’ingresso della Curva Nord: tornelli che funzionano lentamente ancora una volta a rendere più complicata la fruizione di un momento che dovrebbe essere di piacere e di gioia e non di stress.

Il “Curvino”, in pieno stile italiano, continua a rimanere un problema irrisolto. In Curva si entra solo lato Tribuna, perché  non favorire l’accesso anche lato Luigi Bianchi?

Chissà cosa avrà pensato l’indimenticato Mario Been, campione dei tempi gloriosi di Romeo, ben altra era l’atmosfera a quei tempi.

Da domani testa allo spareggio di Lecco, assolutamente da non perdere.

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