Il maestro Giacomo Puccini era un grande bevitore di caffè. In un carteggio emerge che amava gustarne uno in particolare. “Metà porto e metà moka”, scriveva in una lettera, facendo riferimento, molto probabilmente, alla monorigine del Porto Rico, già conosciuta e apprezzata all’epoca. Partendo da questa minuscola traccia storica Maurizio Sessa, scrittore e giornalista, ha approfondito in un libro, edito dalla Pacini Fazzi, il curioso legame tra Puccini e il caffè. “Aromatica Armonia” è il titolo del volume ma anche il nome della nuova miscela prodotta da Caffè Bonito, composta da monorigini Arabica e da una piccola percentuale di robusta indiana.

“Puccini faceva ricorso a questa bevanda corroborante – spiega Maurizio Sessa – perché lavorava spesso dalle 10 di sera fino alle prime luci dell’alba e si tirava su grazie al caffè e alcune varianti. Inoltre Puccini era anche un noto frequentatore di caffè letterari, come Caffè Di Simo, dell’amico Caselli. Poi bella sua carriera girando il mondo avrà avuto modo di visitare molti caffè. Un altro legato al suo nome è a Viareggio, ultima sua residenza era molto conosciuto e aveva un posto riservato al Gran Caffè Margherita, arredato dal suo amico Galileo Chini che poi disegnò le scene di Turandot. Questo libro, pur catalogandolo come un libro leggero e d’intrattenimento, ha avuto bisogno di una grande ricerca storica ed è stato necessario scartabellare l’epistolario e poi anche rileggere i libretti delle varie opere, per ritrovare connessioni e riferimenti. Rimane comunque un libro leggero da leggere, non pesante. Un buon caffè insomma”.

Nicola Giannecchini, ad del gruppo Giannecchini (titolare del marchio Caffè Bonito), spiega che “l’idea parte da una ricerca nata da una corrispondenza tra Giacomo Puccini e il titolare del Caffè Caselli, oggi conosciuto come Caffè Di Simo. In questa lettera il maestro chiede all’amico di spedirgli un po’ di caffè della miscela moca con un po’ di Porto. Prendendo spunto da queste poche indicazioni, abbiamo messo al lavoro i nostri torrefattori per creare una miscela che ricordi il più possibile quella che amava il maestro Giacomo Puccini”.

“La miscela che abbiamo realizzato si compone di una monorigine del Porto Rico, con una classica che si utilizza per la moca – spiega Andrea Romoli, responsabile commerciale di Caffè Bonito -. Abbiamo ottenuto questo blend mescolando questi due tipi di caffè”.

Non ci resta che gustare questa nuova miscela di caffè e sfogliare con curiosità questo libro che, conoscendo l’autore, siamo certi serberà ai lettori molte piacevoli sorprese.

Francesca Pacini Fazzi, Maurizio Sessa e Nicola Giannecchini
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