Il buonismo, a tratti stucchevole, che sta accompagnando un girone di ritorno estremamente deludente secondo me ormai non serve a nulla e non è costruttivo. Ancora una volta i Neroazzurri ci lasciano basiti con una prestazione molto negativa, anche se stavolta si va addirittura ben oltre rispetto a quelle brutte offerte a Modena e Cosenza.

Poiché a me una sconfitta del Pisa rovina l’umore non per qualche ora, vista la passione che mi porto dietro per questi colori, proprio non capisco e non approvo questa atmosfera che, puntualmente, va in onda a fine partita da parte di alcuni (sempre meno). E allora, come si fa con un figlio, le critiche vanno mosse, eccome se vanno mosse!

Ieri avevamo la partita in pugno contro una squadra chiaramente inferiore alla nostra, almeno sulla carta. Ma dopo la conclusione di Torregrossa, a metà del primo tempo, siamo praticamente “spariti” dal campo. Abbiamo, da lì in poi, assistito ad un monologo umbro ininterrotto, solo in minima parte agevolato dal vento a favore, occasioni su occasioni, angoli su angoli, con noi sempre in puntuale difficoltà sulle palle alte fino addirittura al pessimo posizionamento difensivo sul goal che ha deciso la partita.

Fisicamente diamo pure l’idea di correre meno degli avversari, a livello di grinta poi, lasciamo perdere. E poi giochiamo male, a livello tattico non abbiamo continuità e non siamo piacevoli a vedersi. Mi domando come possa essere contenta una Società che non solo è un modello di business organizzativo e aziendale, ma che ha investito fior di milioni di euro per assistere ad un girone di ritorno così opaco.

E a questo punto mi chiedo se sia il caso di insistere con le due punte, modulo che inizialmente mi ha visto favorevole, ma nella vita bisogna sapere cambiare idea quando questa si rivela, fatti alla mano, sbagliata.

Della disfatta contro la Ternana forse l’unico a salvarsi è Moreo, quel Moreo che qualcuno ha avuto pure il coraggio di criticare. E magari Nicolas, anche se sulle uscite lascia talvolta a desiderare. Il resto tutti decisamente insufficienti.

Mister che succede? Un capolavoro iniziato all’indomani di Venezia brutalmente lasciato a metà nel 2023 con una mancanza di continuità disarmante. Dove è finito quello splendido Pisa di autunno o quello feroce della passata stagione? Quali sono le ragioni di questa clamorosa involuzione?

Cosa deve fare di più una piazza che da sempre lascia lavorare tranquillamente? Ieri c’erano tutte le condizioni ideali per giocare serenamente determinati per risalire la china, invece ci ritroviamo ad aver perso ulteriore terreno da chi ci precede. Non solo, Modena, Palermo e Ternana ormai ci incalzano da vicino e, a giudicare dalle recenti prestazioni, con ben altro ardore rispetto al nostro.

La Lega B ha ipotizzato, non si sa bene sulla base di quali calcoli, sicuramente attendibili, la salvezza tra 43 e 46 punti: ecco, mentre dietro tutte fanno punti e si avvicinano sempre di più cerchiamo di ritrovare anche una onestà intellettuale ed un approccio umile per fare quel puntarello che ci serve, poi magari già quelli attuali saranno sufficienti, ma non fidiamoci delle nostre certezze, perché ci tolgono forza.

Domenica partita tremenda contro il Bari, il pubblico farà come sempre la sua parte, tocca a D’Angelo ed alla squadra fare altrettanto partendo da un approccio fondamentale: l’autocritica.

Andrea Cosimi

Foto: Alberto Mirimao (Ternana Calcio, Facebook)

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