La Regione ha appena presentato un Master Plan da 90 milioni per l’antierosione e ripascimenti della costa. Nel 2015 ha approvato il progetto della Darsena Europa che prevede circa 5 Km di moli, 16 milioni di m³ di rimozione di fanghi e sabbie e il dragaggio dei fondali idonei alle nuove megacontainer e ciò renderà il porto di Livorno un doppione di Piombino, che ha già fondali dragati fino a meno 20 metri e banchine e piazzali idonei e disponibili a intercettare i traffici delle nuove navi.

Piombino ha sempre avuto una vocazione industriale, per cui la Regione voleva smaltirvi la Concordia e, per l’attuale sotto utilizzazione del suo porto, ora propone d’insediarvi temporaneamente un rigassificatore, a cui si oppone la comunità locale per avere certezze sulla sua sicurezza. Le nostre Associazioni chiedono da tempo certezze sulla inesistenza di danni ambientali creati alla costa pisana e versiliese dalla costruzione della Darsena Europa e un anno fa avevamo chiesto all’Università di Pisa di organizzare un convegno per individuare la miglior vocazione dei porti toscani.

La nostra costa vive di turismo e gode di una visuale invidiabile a 360 gradi: Monti Apuani, Parco Naturale di Migliarino-Massaciuccoli-San Rossore, Arcipelago Toscano e un mare e un litorale fra i più tutelati dal punto di vista ambientale. Nel mare antistante la costa esistono: il Santuario dei cetacei, inserito fra le Aree Specialmente protette di importanza mediterranea, le Secche della Meloria, inserite fra le Aree marine protette, designate Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e il Sito d’Importanza comunitaria, per la Tutela del delfino Tursiops truncatus, a 2 km dal Porto livornese e quindi dalla Darsena.

Inoltre, sul litorale, a Calambrone vi è l’Important Bird Area, fondamentale per la sopravvivenza di uccelli selvatici (es. il Fratino), il Parco S. Rossore è zona Umida Ramsar e la costa del Calambrone è corridoio ecologico costiero da riqualificare e sono zone indispensabili di sosta per gli uccelli migratori. Le normative sulle riqualificazioni dei porti tutelano la relazione visiva con il mare e con la costa? La Darsena Europa le rispetta?

Il convegno che si organizzò a San Rossore accertò che essa violerebbe l’impatto ambientale visivo. Quindi anche del nostro tesoro naturalistico? Cosa offriremo al suo posto ai turisti? Il panorama di Rotterdam, Amburgo, ecc., con Megacontainer, in porto e in rada, e gru di movimentazione dei container, ancor più alte delle navi? Domandiamo alla Regione: se poche centinaia di metri dei moli della foce dello Scolmatore creano già erosione all’arenile di Calambrone, cosa provocheranno le modifiche delle correnti marine, create dai moli della Darsena? Ha certificazioni su simulazioni, su studi fatti con apposite prove in vasca? Garantisca il nostro arenile costiero con un’idonea fideiussione, prima di far partire i lavori!

Chiediamo inoltre al neo Rettore dell’Università di Pisa, professor Zucchi, se è disponibile a confrontarsi col territorio, di organizzare un Convegno su: ” Scelta vocazionale dei Porti toscani e tutela dell’ambiente, della salute e sicurezza dei cittadini, senza danneggiare i processi di sviluppo economico”, per offrire risposte adeguate al territorio costiero.

Gianni Conzadori
(Amici di Pisa)

con le associazioni:
Comitato piccoli azionisti Toscana Aeroporti
Associazione Ponte di Mezzo
Movimento Opi
Associazione Colline Pisane

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