Maurizio Ficeli

Ci troviamo a dover commentare un’altra sconfitta del nostro Pisa, la quarta in campionato dopo quelle con Cittadella, Genoa e Sudtirol e la seconda fra le mura amiche. Stavolta è stata la Reggina a festeggiare espugnando l’Arena grazie ad una rete di Canotto al 28′ del primo tempo. La squadra nerazzurra ha cercato in tutti i modi di reagire spinta da un pubblico favoloso alla ricerca almeno di un pareggio, ma non c’è stato nulla da fare. Una sconfitta che relega il Pisa all’ultimo posto in classifica, cosa davvero preoccupante e a cui bisogna reagire a tutti i costi. Il pubblico di fede nerazzurra ha sostenuto i ragazzi fino alla fine. Un pubblico anche stavolta alquanto numeroso all’Arena a sostegno del team di mister Rolando Maran, cosa non da poco tenendo conto dei risultati non proprio esaltanti inanellati fino ad ora. Dai dati ufficiali sono stati 7.337 gli spettatori paganti all’Arena Anconetani. Malgrado poi anche l’orario non proprio comodo alle 14 del sabato in un settembre ancora molto caldo, le strade intorno all’Arena erano già brulicanti di tifosi con lunghe file di persone in procinto di entrare nei settori di curva nord, gradinata e tribuna coperta.

Chi scrive è uscito dal lavoro alle ore 13,30 per arrivare allo stadio “a buo” (detto alla pisana) un quarto d’ora prima dell’inizio del match; questo per ribadire il concetto prima esposto di quanto siano scomodi certi orari, ma nelle alte sfere di chi governa il mondo del pallone tutto ciò non interessa, il business va avanti alle esigenze dei tifosi, ormai lo sappiamo.

Nella Sud una nutrita rappresentanza di tifosi reggini mentre la Nord si è fatta sentire subito con un tifo poderoso esibendo ad inizio gara uno striscione di monito ed incitamento alla squadra, “NOI VOGLIAMO GENTE CHE LOTTA”, seguito da un altro striscione dedicato ad un tifoso della Nord che sta passando momenti difficili “FORZA ANDREA LOTTA DA ULTRAS”. Ancora un altro striscione con scritto “CIAO NICOLA”, tifoso viareggino scomparso anni fa. ”

La gara inizia e procede in sostanziale equilibrio. Al 28′ su azione di contropiede la Reggina si porta in vantaggio con Canotto e per il Pisa la strada si fa terribilmente in salita anche stavolta. La Nord, encomiabile, continua ad incitare la squadra con grande fede e attaccamento. Purtroppo il Pisa non riesce a pareggiare le sorti, anzi rischia di subire il secondo gol. Le squadre rientrano negli spogliatoi mentre dalla Curva nord parte il coro, ribadito prima con uno striscione “NOI VOGLIAMO GENTE CHE LOTTA”. Nell’intervallo lo speaker Marco Guidi ha voluto ricordare un noto tifoso della Nord, Ulderico, che ci ha lasciato giorni fa, e che i suoi amici hanno voluto ricordare con uno striscione esposto nella zona di curva dove egli era solito incitare il suo amato Pisa. Anche noi de L’Arno. it ci uniamo al cordoglio per la sua scomparsa.

Inizia la ripresa ed il Pisa va a segno con Masucci, subentrato dal 1′: il pubblico esulta ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Il direttore di gara viene invitato a consultare il Var e conferma la sua decisione fra i fischi e le proteste del pubblico dell’Arena. La strada si fa ancora più dura per i nerazzurri, anche se la curva ci crede e non cessa mai di incitare i propri beniamini. Al 59′ Beruatto da buona posizione, con un po’ di sfortuna spedisce al lato. Ci provano Sibilli e Tramoni ma il risultato rimane sfavorevole al Pisa e la curva nord, che ha sostenuto la squadra dall’inizio alla fine, urla di nuovo “NOI VOGLIAMO GENTE CHE LOTTA“. Alla fine l’arbitro dà 6′ di recupero, nel secondo del quale assegna un rigore agli ospiti, cambiando idea dopo aver consultato il Var. Il Pisa si aggrappa alle ultime speranze e ci prova fino alla fine, pur in maniera confusa, con Cissè.

Al triplice fischio finale piombo nel dramma, rimango seduto guardando inebetito la gente che sfolla dallo stadio e vedo i tifosi ospiti festeggiare ancora una volta in curva Sud con i loro giocatori mentre a me “girano come trottole” per questa ennesima sconfitta. Mi volto verso la curva Nord e vedo i nostri giocatori chiamati lì sotto dai tifosi che urlano loro “MERITIAMO DI PIU’“. E’ verissimo, noi tifosi meritiamo tanto per l’attaccamento ai colori, ma anche la squadra non merita questa posizione di classifica.

Siamo tutti preoccupati in questo momento, e sarebbe da emeriti incoscienti non esserlo, però se diversi addetti ai lavori, non ultimo il mister reggino Inzaghi, giurano sulla validità dell’organico nerazzurro, non credo che lo dicano solo per pura cortesia o perché sono fuori dal mondo. La situazione in questo momento non è assolutamente allegra, nessuno lo nega, ed è giusto fare le critiche, ma poiché vogliamo bene al nostro amatissimo Pisa, bisogna essere costruttivi per cercare di uscire, come ha affermato mister Maran “da questo momento del c… o”.

Mancano 33 partite ancora e sai quante situazioni si possono ribaltare. Io sarò ripetitivo, visionario, forse illuso, con gli occhi tappati di “prosciutto nerazzurro” ma malgrado la cocente amarezza del momento, credo che i ragazzi sapranno venire fuori alla grande da questo momento difficile, grazie ad una società seria ed organizzata e con la spinta di una tifoseria compatta come quella nerazzurra che anche stavolta, come sempre, ha dato un ulteriore saggio di attaccamento ai colori.

Certo, in settimana andranno sicuramente analizzate diverse situazioni, cercando di rimediare a ciò che non è andato per il verso giusto, 1 punto in 5 partite è drammatico e lo sappiamo benissimo ma con 33 partite ancora da giocare arrendersi ora sarebbe diabolico. Venezia è indubbiamente una trasferta difficile, dobbiamo andarci con la giusta determinazione per cercare di fare risultato, dopodiché sarà necessario sfruttare al massimo le due settimane di sosta per cercare di trovare la quadra.

Maurizio Ficeli

 

PISA – Nicolas, Calabresi, Rus (46′ Masucci, 66′ Cissè), Barba, Beruatto (66′ Jureskin), Marin, Touré (77′ Mastinu), Ionita, Morutan (87′ L. Tramoni), Sibilli, M. Tramoni. A disposizione: Dekic, Livieri, Canestrelli, Hermannsson, Mastinu, Piccinini. Allenatore: Rolando Maran

REGGINA – Colombi, Pierozzi, Camporese, Gagliolo, Di Chiara (69′ Giraudo), Fabbian, Crisetig, Majer (75′ Liotti), Canotto (83′ Ricci), Ménez (69′ Gori), Rivas (69′ Cicerelli). A disposizione: Ravaglia, Dutu, Loiacono, Bouah, Santander, Hernani, Lombardi. Allenatore: Filippo Inzaghi

Arbitro: Marco Serra di Torino

Marcatore: 28’rig.Canotto (R)

Ammoniti: Masucci (P), Pierozzi (R), Colombi (R), Barba (P), Mastinu (P)

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