È un tesoro di grande bellezza e inestimabile valore quello che sta emergendo a San Casciano dei Bagni (Siena). Dagli scavi archeologici è emerso un santuario etrusco (e poi romano), di considerevoli dimensioni e che lascia immaginare un grande sfarzo, con diverse fontane, colonnati, giochi d’acqua e terrazze su più livelli. L’archeologo Jacopo Tabolli, che guida il progetto, svela che è emerso un ricco tesoro di offerte votive, “unico in Italia e nel Mediterraneo antico”. Il ministro della Cultura Dario Franceschini parla di una scoperta “eccezionale”.

Trovate diverse monete in argento, oricalco (un particolare tipo di ottone) e bronzo destinate probabilmente alle offerte dell’imperatore, per onorare gli dei che si riteneva dovessero vegliare sulla sua salute e su quella dei notabili romani in viaggio verso questo luogo considerato sacro. Stupisce e fa restare ammirati la qualità degli oggetti emersi in queste ultime settimane di scavo. Il più importante, come racconta Tabolli, è un utero in bronzo che risale agli anni tra la fine della Repubblica e l’inizio dell’Impero romano: “Nei santuari etruschi e poi in quelli romani dedicati alla fertilità è frequente trovare uteri in terracotta, in bronzo sono rarissimi”.

Ma ci sono state tante altre scoperte molto interessanti: da un orecchio in bronzo che un certo Aulus Nonnius aveva dedicato agli dei per ringraziarli della guarigione a una gamba, a un pene in bronzo. Oltre tremila e tutte di fresco conio le monete trovate. Giacomo Pardini, esperto dell’Università di Salerno, sostiene che fossero “uscite dalla zecca di Roma e subito portate a San Casciano ad onorare la sacralità del luogo e molto probabilmente i suoi momenti fondativi”.

C’è anche un’altra notizia molto importante. Ci sono già i fondi per dare vita a San Casciano ad un museo interamente dedicato alle scoperte del Bagno Grande: “Lo apriremo in un palazzo cinquecentesco del centro storico – anticipa il dg dei musei Massimo Osanna – per allestirlo con i reperti già scavati e quelli che arriveranno”.

Santuario visitato da Federico Borromeo

Come emerge dai documenti storici il cardinale Federico Borromeo, arcivescovo di Milano dal 1595, si recò in questo importante centro termale nella terra senese per ben due volte, nel 1600 e nel 1601, per curare un non meglio specificato “dolor di guancia”.

 

Foto: Il Santuario ritrovato – San Casciano dei Bagni (Fb)

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