A Roma ci sono quattro date che nessuno dimentica, sono i giorni in cui si disputano i derby. E perché quattro? Perché due dividono la città in parti uguali mentre gli altri due la riuniscono sotto il vessillo SPQR, quello che distingue la romanità nel mondo. Ovviamente, stiamo parlando di calcio e di ippica e noi vi porteremo al centro del Derby di galoppo.

La domenica tanta attesa, finalmente è arrivata offrendo il solito, magnifico spettacolo. Infatti oltre alla corsa dell’anno, il programma si compone di altri nove ingaggi tutti da gustare ed incertissimi.

Non saremo materialmente presenti a Capannelle, perché Roma non è proprio dietro l’angolo ma collegati alla diretta tv sicuramente sì. Ospiti nel bel giardino di Daniele e con il suo 55 pollici sarà come essere lì. La grigliata e le corse accompagneranno l’intero pomeriggio al grido “agli ordini dello starter” eppoi a corsa finita, il canonico “…te lo avevo detto!”.

Insomma, dopo cinque mesi di assidui allenamenti e gare di preparazione, chiacchiere più o meno competenti e canter pubblici, signori e signore… al peso di 58 kg per tutti, alle ore 17.30 del 22 maggio 2022 dinnanzi lo starter romano saranno:
1. Ardakan (Gbr) Clement Lecoeuvre
2. Arrival Dario Vargiu
3. Chelsea Gardens Gerard Mosse
4. Di Lido Dario Di Tocco
5. Don chicco Claudio Colombi
6. Emperor of love Salvatore Sulas
7. Frozen day Cristian Demuro
8. Gold tango Andrea Mezzatesta
9. Il grande black Carlo Fiocchi
10. Lohengrin Germano Marcelli
11. Lork sakay Ioritz Mendizabal
12. Open skies (Ger) Alberto Sanna
13. Tempesti Silvano Mulas
14. Tramaglino Antonio Fresu
15. Vecello Luca Maniezzi

Chi vincerà? Speriamo un cavallo italiano anche se la compagnia straniera è ben attrezzata.

E se gli appassionati conoscono la storia di questa corsa eccezionale, noi proveremo brevemente a ripercorrerla per l’altra metà perché senza un chiaro passato, non può esserci presente e tanto meno futuro ed allora vi incominciamo a dire che questa corsa di cavalli purosangue è ormai alla sua 139° edizione.

Nell’aprile 1884 partì il primo Derby di galoppo e vi presero parte 10 cavalli. Il montepremi era di ben 27.767 lire ed anche Re Umberto I partecipò alla sua realizzazione. Furono scommesse diecimila lire, somma che i cronisti dell’epoca definirono favolosa. Sul traguardo, nello stupore di molti, fu Andreina a prevalere. La cavalla di Thomas Rook, il gentiluomo e fantino inglese trapiantato in Barbaricina (Pisa). Un’impresa epica aver espugnato Roma al primo tentativo, bissato alcuni anni più tardi, nel 1896 con Goldoni.

Nel 1984 in occasione del centenario fu coniato persino un francobollo (nella foto).

Fino al 2007 la corsa si è disputata sulla distanza classica del miglio e mezzo (2.400 metri), dopo il percorso è stato accorciato di 200 metri fissandolo a 2.200 metri, ma non chiedete il perché… non si può sapere tutto!

Nel 2009 la corsa è stata declassata a Corsa di Gruppo 2, a testimonianza che la qualità italiana dei purosangue è nettamente in discesa, e se si pensa che le corse di gruppo 1 in Europa sono 83 così distribuite: 49 in Gran Bretagna, 28 in Francia e 6 in Germania ecco perché negli ultimi anni gli stranieri hanno fatto il bello e cattivo tempo nella domenica romana. Sarà così anche stavolta? Noi, da italiani veri, speriamo proprio di no. La dotazione è fissata in 640.200 euro, la più ricca in assoluto per le corse in Italia, è da ricordare però che qualche lustro fa, il montepremi è stato molto più cospicuo superando il milione di euro.

Da quel lontano 1884 la corsa più importante è sempre stata disputata, incoronando ogni anno il suo Re.
I più vincenti rimangono Federico e Lidia Tesio che però hanno una macchia indelebile nel loro ineguagliabile palmares, non aver iscritto Ribot alla corsa poiché non ritenuto all’altezza ancorché il padre Tenerani glielo regalò nel 1947 ed il nonno Bellini nel 1940. Quel Ribot che fece smettere di galoppare Botticelli uno dei cavalli più amati da Tesio e vincitore del Derby nel 1954.

Arrivando ai giorni nostri è da ricordare la vittoria di Red Arrow (1976) per rendere giustizia alla linea di sangue del cavallo invincibile, infatti il padre di Red Arrow era Molvedo che a sua volta era figlio del campionissimo. Molvedo che nel 1961 andò a vincere l’Arc de Triomphe, regalando ad Enrico Camici la sua terza vittoria. Aver venduto Ribot agli americani sarà stato l’affare del secolo, ma non per i posteri e la qualità del cavallo purosangue italiano.

La linea di sangue da Cavaliere d’Arpino, Bellini, Tenerani, Ribot non ha nulla da invidiare a quella di Pharos, Nearco, Neartic, Northern dancer, ma noi tutti sappiamo che la storia la scrivono i vincitori e questa è l’unica sconfitta di Ribot, ma non per sua incapacità bensì per l’incapacità ed ingordigia umana.

Gli ultimi vincitori sono stati Keep on fly, Tuscan Gaze e Tokyo gold. I fantini più titolati del terzo millennio risultano essere Cristian Demuro con 5 vittorie, Dario Vargiu e Mirco Demuro con 2 e dall’anno 2000 per ben otto volte gli stranieri hanno espugnato Capannelle.

Chiusa la parentesi storica, chi vincerà il Derby n. 139? Tra poco lo sapremo… I vincitori del Parioli (See Hector) e del Regina Elena (Swipe up) portano con sé un po’ di sangue del nostro campione più amato, nel lotto partente ci sono un paio di cavalli che provengono dallo stesso ceppo paterno… cercatelo potrebbe essere un buon affare.

Ribot è l’unico cavallo ad aver vinto su tutte le distanze, dall’esordio sui mille metri al Gran Premio di Milano, sui tremila passando dalla distanza classica dei 2.400 metri e questo è senza dubbio una super garanzia di forza e duttilità.

Proseguendo ricordiamo che la domenica romana non è solo il Derby, anzi… Il programma offre tanti altri buonissimi spunti tecnici con i premi “Presidente della Repubblica”, prova di gruppo 2 sui 1.800 (Partenti 7), il “Carlo D’Alessio” prova di gruppo 3 sui 2.400 (Partenti 8) ed il “Tudini”, corsa di gruppo 3 per velocisti (Partenti 12), due Listed (Partenti 6 e 9) molto indicative perché lanciano la volata alle classiche estive ed autunnali ed un ottimo Handicap principale di classe C che promette ulteriori scintille (Partenti 13).

Alla fine saranno distribuiti premi in denaro per oltre un milione di Euro, una bella somma che può e deve rilanciare il nostro galoppo. Tutti insieme, al bando le invidie e le polemiche perché senza l’Italia che mondo sarebbe. Viva l’ippica e che il galoppo sia con te.

 

Le foto, gentilmente offerte dal popolo del web!

Autore

Libero professionista Consulente aziendale per l'organizzazione ed il marketing. Medaglia d'oro Avis - donatore di sangue. Presidente di Promosferae Ass.ne Promozione Sociale, organizzazione no profit che si occupa di cultura, sociale, formazione, ambiente. Giornalista per passione.

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