Maurizio Ficeli
Termina con il risultato di parità la sfida del “Curi” fra Perugia e Pisa. Al gol di vantaggio del Pisa  da parte di George Puscas risponde il Perugia nella ripresa con Rosi su una azione nata da corner. In precedenza il Pisa aveva avuto l’occasione di raddoppiare la posta, mentre gli umbri, una volta conquistato il pareggio, hanno avuto due possibilità di andare in vantaggio con De Luca e Carretta. Tanta preoccupazione per l’infortunio capitato al portiere nerazzurro Nicolas, costretto ad uscire per un problema al ginocchio, sostituito da Livieri che ha il merito di aver salvato il risultato con un gran colpo di reni respingendo al volo un colpo di testa di Manuel De Luca.
Peccato per la vittoria sfumata, ma fino a che la matematica non dice il contrario il Pisa deve sfruttare le residue possibilità di conquistare direttamente la promozione. Quindi calma e gesso ed accingiamoci a prepararci ad affrontare la prossima gara con il Como il giorno di Pasquetta. I tifosi sono con la squadra e lo hanno cantato ai ragazzi a fine gara: “Siamo sempre con voi, non vi lasceremo mai…”. A proposito dei tifosi, è stata una trasferta importante  quella al “Curi” di Perugia. Nel giorno della Domenica delle Palme, complice anche la bella giornata di sole oltre al rapporto amichevole che intercorre da anni fra le tifoserie di Pisa e Perugia, sono stati molti i tifosi di fede nerazzurra che sono partiti per il capoluogo umbro andando a sostenere l’undici di mister Luca D’Angelo. Molti i mezzi privati oltre ai tradizionali autobus del Centro Coordinamento di Liana Bandini, con Daniele Paffi, che proprio oggi compiva gli anni e a cui facciamo gli auguri, e di Nicola Barsotti, delegato SLO, oltre al Club Autonomo di Marco, Francesca e Sabrina Pavolettoni che stavolta ha organizzato e riempito ben due pullman, e del “Kinzica Group”.
Questa grande partecipazione avvalora la nostra tesi riguardo al calcio giocato la domenica, che  indubbiamente riesce a coinvolgere più persone rispetto al triste “spezzatino” delle gare settimanali; ma ormai siamo ad un punto di non ritorno e difficilmente si potrà tornare al calcio di una volta quindi bisognerà mettersi l’animo in pace e accontentarsi di quelle volte volte in cui si avrà la “fortuna” di giocare di domenica. Purtroppo gli interessi vanno in senso opposto e contrastano, a volte, con le volontà e la passione dei tifosi.

La cronaca della trasferta

Partenza alle 13,30 da via Bargagna con il Club Autonomo. Due torpedoni strapieni, complice il giorno festivo. Rispetto alle trasferte di Ascoli Piceno e Benevento si sono rivisti dei personaggi che per impegni personali e lavorativi avevano dovuto saltare in altre occasioni. Fra questi la mitica Clara D’Angelo (solo un caso di omonimia con il mister nerazzurro anche se si sono conosciuti di persona), pisanissima. La sua voce all’Arena, in tribuna inferiore, è sempre inconfondibile e sovrastante e chi frequenta quel settore percepisce il suo grande tifo oltre alle sue parole rivolte ad arbitri ed avversari, della serie “quando ci vole, ci vole”. Anche in trasferta non se ne sta in silenzio, esternando sempre con grande orgoglio la propria grande fede nerazzurra. Altra presenza da sottolineare quella di Francesco Del Cesta, di Fornacette, padre di Dario Del Cesta, fisioterapista del Pisa nel periodo di mister Rino Gattuso, e che quindi ha vissuto la promozione in B conquistata nel turbolento spareggio allo “Zaccheria” di Foggia.
Come non notare il mitico Silvio Gadducci, vecchio ultras della Curva Nord negli anni 80, peraltro già presente anche a Benevento. Quante belle avventure abbiamo vissuto insieme a lui e a molti altri in Curva nord e in trasferta. Penso anche al povero Sergio Javarone, conosciuto da tutti come “Adesivo”, che morì poi prematuramente in un tragico incidente stradale. Quante volte siamo andati a Ponsacco ad acquistare in una fabbrica del posto i fumogeni per le gare del Pisa, e in Curva indossavamo tutti rigorosamente un Eskimo color verde. Tempi passati, che non tornano più ma che vogliamo ricordare, se non altro per tornare un po’ giovani, almeno nella memoria.
Presente anche l’avvocato Paolo Malasoma, partito di buon mattino da Orbetello per aggregarsi al pullman, come già aveva fatto ad Ascoli Piceno, a Benevento ed in tante altre trasferte dove non manca mai. Belle le foto di rito scattate ai presenti nei due pullman da Marzia Galletti e Sabrina Pavolettoni. Grande personaggio con noi sul pullman Gianluca Viviani, pisano doc che vive in provincia di Lucca, ma che non manca mai di seguire i nerazzurri in casa e in trasferta, cosi come Simone Conti e Marco Orcesi, quest’ultimo “figlio d’arte” in quanto sua madre, la nota tifosa Sabrina Franconi, è una veterana degli ultras della Curva Nord degli anni 80, anche se ora va in gradinata.
Non mancano i sostenitori nerazzurri di origine straniera, come Gjini Besnik, albanese e lavoratore edile titolare di una ditta nonché grande tifoso nerazzurro, che segue costantemente il Pisa e quindi non poteva mancare a Perugia. Il tifo pisano è anche un po’ multietnico.
Inutile ripetere che per il sottoscritto l’Umbria suscita sempre bei ricordi ed emozioni, in quanto mio nonno paterno era di Norcia, dove ho passato diversi periodi di vacanza in estate. Prima di Perugia veniamo fermati in una piazzola di sosta dalla polizia e poi scortati fino al “Curi”. Bello il colpo d’occhio creato dai nostri tifosi presenti in circa 1.500 suddivisi fra la curva sud ed il rettilineo di tribuna. Intensa ovazione all’entrata in campo della squadra nerazzurra e grande tifo da ambo le parte con amicizia e reciproco rispetto.
Commovente, inoltre, il momento della consegna di una targa da parte dei due gruppi ultras ai familiari di Leonardo, conosciuto come “Skrondo”, tifoso perugino deceduto anni fa e a cui entrambi i gruppi andranno a rendere omaggio alla tomba giovedì prossimo. Ormai fra i gruppi ultras di Pisa e Perugia c’è un vero rapporto di fratellanza, in quanto anche i perugini hanno sempre ricordato il nostro Maurizio Alberti, presenziando anche al torneo “Mau ovunque”.
Il settore nerazzurro è letteralmente esploso al gran bel gol di Puscas, servito da un assist di Peppino Sibilli: nerazzurri letteralmente in visibilio. E la rumba del tifo pisano va avanti incessante, ritmata dal rullo dei tamburi. Ad inizio ripresa gli ultras pisani esibiscono uno striscione con scritto “CIAO GUIDO” dedicato ad un tifoso scomparso in questi giorni. Al 60′ i perugini esibiscono uno striscione bianco con la scritta rossa “Mau ovunque” fra gli applausi dei pisani e di tutto lo stadio. Al 71′ il Perugia acciuffa il pareggio e il sogno nerazzurro della vittoria piano piano sfuma, ma il tifo pisano ne esce ancora più rafforzato. Un amore che, specie nelle difficoltà, si amplifica. Ora sotto con il Como, finché la matematica ci tiene in ballo per la promozione diretta, balliamo tutti insieme e cantiamo: “Forza Pisa lotta da ultras!”.
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PERUGIA – Chichizola; Sgarbi (34′ Rosi), Curado, Dell’Orco; Falzerano (60′ Carretta), Burrai, Segre (84′ Kouan), Santoro (60′ Beghetto), Lisi; De Luca, Matos (84′ Olivieri). A disposizione: Zaccagno, Angella, Zanandrea, Ferrarini, Ghion, Gybua, Murgia. Allenatore: Max Alvini
PISA – Nicolas (71′ Livieri); Hermannsson (79′ Masucci), Leverbe, Caracciolo; Birindelli, Marin, Nagy, Tourè (79′ De Vitis), Beruatto; Sibilli (67′ Torregrossa), Puscas (67′ Cohen). A disposizione: Berra, Benali, Siega, Mastinu, Gucher, Di Quinzio, Marsura. Allenatore: Luca D’Angelo
Marcatori: 26’Puscas (Pi) 26′,  Rosi (Pe) 71′
Ammoniti: Dell’Orco (Pe), Hermannsson (Pi), Curado (Pe), Torregrossa (Pi)
Arbitro: Davide Massa (Imperia)

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