C’era molta attesa, a Siena, per l’inaugurazione del 781° anno accademico dell’università, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La cerimonia si è svolta nella cripta della Basilica di San Francesco. Come da programma sono intervenuti il rettore Francesco Frati, la presidente del Consiglio studentesco Rosalia Selvaggi e la rappresentante del personale tecnico amministrativo Daniela Bellucci. Il professore onorario Roberto Venuti, già ordinario di Letteratura tedesca, ha tenuto la prolusione dal titolo “Il secolo di Kafka”.

“È un grande onore la presenza del Presidente alla nostra cerimonia – ha detto il rettore Francesco Frati -. Proprio ora che, dopo venti mesi nei quali abbiamo lavorato più sull’emergenza che sulla programmazione, si apre un periodo nel quale all’auspicato ritorno alla normalità sembra corrispondere la disponibilità di rilevanti risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la formazione e la ricerca e, soprattutto, per creare una nuova generazione di ricercatrici e ricercatori. Siamo impegnati a costruire le migliori progettualità possibili, così da trasformare l’impegno economico dell’Europa e del Governo in risultati concreti, in particolare sui processi di transizione digitale ed ecologica”.

Nel suo intervento la rappresentante degli studenti Rosalia Selvaggi ha sottolineato la scarsa considerazione che l’ateneo riserva ai suoi colleghi: “Il tempo estremamente ridotto che ci è stato concesso è una metafora della marginalità della componente studentesca”. Poi ha preso di mira la “idilliaca narrativa meritocratica attorno alle università” che trasforma gli atenei in “palestre di sfruttamento” in cui viene applicato “un modello di sviluppo che guarda caso è quello con sui si sta distruggendo il nostro pianeta”. Dopo aver parlato dei forti disagi creati dalla didattica a distanza e dell’aumento della disparità, si è soffermata sulla “fuga dei cervelli”, chiedendo al Governo cosa intenda fare per gli studenti e il futuro dei giovani: “Si parla del nostro futuro, ma si continua a farlo senza di noi”. Polemicamente ha poi ringraziato il Presidente della sua visita, sottolineando come questa abbia portato alla risistemazione in tempi rapidi della cripta di San Francesco: “La patina dell’apparenza colpisce tutti cercando di nascondere la normalità che non è mai abbastanza perfetta”. La studentessa ha poi invitato il Presidente a visitare anche le residenze universitarie e le mense universitarie, con l’auspicio che la sua presenza possa aiutare a risolvere i problemi di queste strutture.

Il Capo dello Stato ha apprezzato l’intervento della ragazza: “La rappresentante degli studenti ha manifestato grande attenzione e di avere a cuore la sorte dell’università, sentimento che condivido, anche per questo in questi anni io ho frequentato molti atenei, per sottolineare il ruolo che la rete delle università, antiche e recenti, svolge nel nostro Paese. E sono lieto di registrare alcuni dati positivi che emergono in quel programma governativo chiamato Pnrr. In quel programma vi sono, come è noto, sei grandi missioni: una delle grandi missioni riguarda l’università e la scuola, con l’obiettivo di accrescere l’offerta universitaria, di farne aumentare la qualità, di ampliarla, accompagnata – questa – anche da una destinazione di risorse in misura rilevante per l’università. Questo perché è indispensabile, per lo sviluppo del Paese, per il suo rilancio attraverso questo piano, il ruolo delle università”.

 

Foto: Quirinale.it

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