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L’invito alla festa e poi la violenza di gruppo. Il racconto della ragazza

- Cronaca
12 Giugno 2021

Uno dei giovani arrestati a Siena con l’accusa di stupro dopo una festa tra il 30 e 31 maggio è Manolo Portanova, centrocampista del Genoa con dei trascorsi alla Juventus e nella Nazionale under 21. Figlio di Daniele (ex difensore di Messina, Napoli e Bologna e Siena) il giocatore è finito nei guai con altri due amici, Alessio Langella (23 anni) e Alessandro Cappiello (24). Con loro c’era anche un diciassettenne. La ventenne che li ha denunciati per violenza ha detto agli inquirenti di essere stata trattata come un oggetto, un trofeo da usare ed esibire poi agli amici, tramite foto e video. Potrebbe essere determinante l’analisi dei dispositivi elettronici (smartphone tablet) dei ragazzi, per vedere se effettivamente la ragazza sia stata immortalata e in che modo.

Uno dei ragazzi ammette che il rapporto sessuale c’è stato ma, dice, con il consenso della giovane. Completamente opposto il racconto della ventenne, che afferma di essere stata costretta e che per giunta sarebbero stati fatti dei video e delle foto. Nella sua descrizione emerge il quadro di una violenza di gruppo.

Tutto è nato durante una normalissima cena tra amici, in uno dei locali più alla moda del centro storico. La giovane racconta che le sarebbe arrivato un messaggio sul cellulare da parte di Portanova. C’era la possibilità di vedersi (sostiene lei), non si sa se dopo un preciso invito o meno. La ragazza si presenta all’appartamento lì vicino, con due amici, un ragazzo (non indagato) e una ragazza. Classico dopo cena tra giovani: musica, drink e qualche battuta. Dopo poco la ventenne si apparta in camera con il calciatore. Ma a un certo punto si accorge che qualcosa non va: non è l’epilogo che aveva immaginato/desiderato.

“Eravamo io e Manolo – racconta la ragazza – poi ho sentito aprire la porta e avvertito delle presenze nella stanza. Ho acceso la luce e me li sono trovati davanti nudi. Ho cercato di cacciarli ma mi hanno bloccata e hanno spento la luce. Vedevo dei flash, scattavano foto e facevano video”.

Il giorno dopo la ventenne, confidatasi con le amiche più vicine, va in ospedale e racconta tutto. Scatta il “Codice rosa” previsto per i casi di violenza e vengono svolti tutti gli accertamenti medici del caso (la giovane non avrebbe assunto sostanze psicotrope). Il 4 giugno presenta la denuncia in questura.

Lunedì 14 giugno davanti al gip del Tribunale di Siena si terrà l’interrogatorio di garanzia per Manolo Portanova. Gli altri due, Langella e Cappiello, sono stati sentiti giovedì. Langella si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre Cappiello avrebbe ammesso l’atto sessuale, aggiungendo che non vi è stata violenza.

Foto: Instagram

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2 Commenti
    giuseppe

    Il rapporto andava bene ma non i filmati messi in giro? Questo mi pare di capire. Ciro (non Grillo)toccami, toccami…… Uheeee Uheeee Ciro mi ha toccata! Vogliono conoscere quelli con i soldi ma poi quando vedono che li stanno prendendo in giro li denunciono per stupro. Ormai è diventata una moda.

    lorenzo van perg

    senza voler essere maschilista..ormi queste notizie sono il pane quotidiano..certe ragazze sembra che lo facciano apposta a buttarsi in certe situazioni …per lo meno questa non ha aspettato due settimane di “ripensamento”… e questo manifesta certo a suo favore

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