Venerdì 20 marzo, in piena emergenza coronavirus, Geofor ha smesso di raccogliere i rifiuti multimateriale e la carta. Tutto ciò ha causato gravi disagi per i cittadini di Pisa e dei Comuni del lungomonte pisano. Alcuni giorni prima i lavoratori di Geofor avevano protestato reclamando le condizioni minime per poter svolgere il servizio in sicurezza: mascherine, guanti monouso e disinfettante per i veicoli.

L’improvviso blocco della raccolta si è risolto solo dopo che alcuni sindaci hanno diffidato l’azienda. Ma come si è arrivati al blocco? In una mail inviata al Comune di Pisa il responsabile degli impianti di Geofor S.p.a. comunicava la sospensione per 15 giorni della raccolta della carta e del multimateriale “in considerazione delle comunicazioni ricevute da Conai e Corepla in cui si evidenzia la forte pressione sul settore dei trasporti e trattamento dei rifiuti con conseguente interruzione di gran parte dei flussi legati al ritiro del materiale”. Domenica 22 marzo, però, i consorzi Conai, Comieco e Corepla si sono detti estranei alla decisione dello stop al ritiro delle frazioni del multimateriale e della carta, negando un coinvolgimento nella scelta di Geofor di sospendere la raccolta della carta e del multimateriale.

“Ho ritenuto doveroso – ha spiegato il sindaco di Pisa, Michele Conti – intervenire subito per dare una risposta concreta e immediata alle legittime proteste dei cittadini che ci avevano segnalato in questi giorni molti fenomeni di abbandono dei rifiuti presso le postazioni dei cassonetti automatizzati, oltre alla difficoltà di tenere in casa rifiuti voluminosi come quelli del multimateriale. In un frangente di grave emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo, in cui tutti stiamo moltiplicando gli sforzi per tenere la città pulita e sanificare le strade, in modo da contribuire a evitare la diffusione del contagio, ognuno deve rispondere alle proprie responsabilità e fare la propria parte. Continuerò a vigilare perché questo avvenga, nell’interesse della nostra comunità e nel rispetto della sua sicurezza. Per adesso ricordiamo quindi che è garantita regolarmente la raccolta di multimateriale, carta, cartone, indifferenziato e organico, mentre si conferma sospesa la raccolta di sfalci e potature. Chiediamo quindi un po’ di pazienza e collaborazione ai cittadini, invitandoli a evitare in tutti i modi l’abbandono dei rifiuti in strada, pratica deprecabile oltreché sanzionabile per legge”.

Molto dure l’intervento dell’assessore all’Ambiente del Comune di Pisa, Filippo Bedini: “Geofor S.p.A. non può per nessun motivo interrompere, abbandonare o sospendere anche parzialmente i servizi erogati, a eccezione di scioperi, in particolare in questa fase di emergenza. Soprattutto in mancanza di note ufficiali che forniscano perentorie indicazioni in merito. Il nostro auspicio  è che la diffida basti ad assicurare la continuità del servizio, al contrario di quanto comunicato unilateralmente da Geofor nei giorni scorsi. Lavoreremo per individuare eventuali aree idonee per lo stoccaggio temporaneo di carta e multimateriale nel territorio comunale, da evacuare immediatamente non appena il servizio tornerà a regime. Ovviamente preferiremmo non mettere in campo questa soluzione di emergenza”.

Il sindaco di San Giuliano Terme, Sergio Di Maio, si era detto pronto a denunciare alle autorità l’interruzione del pubblico servizio: “Nel comune di San Giuliano Terme, come i cittadini sanno molto bene, nei giorni scorsi sono saltati i giri di ritiro dell’indifferenziato, dell’organico e del multimateriale. Ricordo anche che il nostro è un comune ad altissima percentuale di raccolta differenziata. Con la diffida, ho invitato Geofor a mantenere inalterato il calendario della raccolta dei rifiuti sul nostro territorio comunale… oltre a provvedere al recupero della raccolta del rifiuto indifferenziato entro domani, martedì 24 marzo. In caso contrario, ci vedremo costretti a denunciare l’interruzione del pubblico servizio all’autorità giudiziaria”.

Risolta (per ora) la situazione venutasi a creare, pubblichiamo una nota del Partito Socialista Italiano di Pisa che fa alcune riflessioni su quanto accaduto. Siamo disponibili a pubblicare eventuali altri interventi sull’argomento, qualora ci venissero inviati.

Grazie alla denuncia dei cittadini e di alcuni Sindaci responsabili come quello di San Giuliano il servizio è ripreso; tuttavia dobbiamo a fronte dell’inopportuna discontinuità appena conclusa stigmatizzare che: In un contesto drammatico di emergenza pandemica nella filiera delicatissima della gestione dei rifiuti la sospensione se pur parziale della raccolta e lo smaltimento da parte di Geofor costituisce un fatto grave.

Diventa ingiustificabile se per coprire la propria incapacità organizzativa a far fronte regolarmente e interamente al servizio affidato si sospende la raccolta di carta e multi-materiale e si chiamano in causa come responsabili soggetti terzi come i consorzi di smaltimento.

La replica di Conai, Comieco e Corepla e stata puntuale e precisa: “Nessun coinvolgimento in nessun modo e per nessun motivo nella scelta di Geofor, esprimiamo stupore e forte contrarietà alla notizia”; la risposta da parte di Geofor colta con le mani nella marmellata è un balbettio incomprensibile ed ingiustificabile arrivando a citare un fantomatico appello di un consorzio al presidente del consiglio dei ministri utilizzando notizie false “fake news” così gravi da procurare allarme e sconcerto nell’opinione pubblica.

Gli amministratori di Geofor non sono nuovi a decisioni unilaterali e promesse non mantenute: a dicembre hanno sostenuto che con la gestione diretta di tutto il ciclo avrebbero contenuto le tariffe e migliorato il servizio mentre, a oggi, possiamo dire che non si e verificata né l’una né l’altra cosa.

Si conferma ancora una volta la volontà degli amministratori di Geofor per una gestione strampalata e privatistica di un’azienda pubblica ma, ora, è evidente che si e superato ogni limite.

I Comuni, quali proprietari dell’azienda, non possono far finta di nulla e accettare semplici giri di parole, mai sostenute da atti riscontrabili, poste a giustificazione di una sempre più evidente incapacità gestionale e devono, con urgenza, procedere ad un necessario cambio dell’intero gruppo dirigenziale di Geofor S.P.A.

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