Sull’ampliamento dell’aeroporto di Peretola registriamo una dura presa di posizione del capogruppo di “Si-Toscana a Sinistra” in Consiglio regionale, Tommaso Fattori: “La nuova pista dell’aeroporto di Firenze è diventata un’ossessione per l’attuale maggioranza regionale. Oggi il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, è arrivato addirittura a paragonare l’ampliamento dello scalo di Peretola alla ricostruzione del ponte Morandi, avanzando la ridicola proposta della nomina di un commissario”. Fattori poi ha aggiunto: “Renzi ha parlato di ‘norme farraginose’ e ‘cavilli’ che bloccano le procedure. Eppure la sentenza del Consiglio di Stato è stata chiara e inequivocabile, e ha dimostrato che in Italia nessuno può violare le leggi, neppure i potenti e gli amici degli amici. Il masterplan presentato da Toscana Aeroporti non era neppure degno di essere definito ‘progetto’, talmente era lacunoso e mancante di elementi essenziali. Avrebbe dovuto essere respinto dai Ministeri, senza bisogno di ricorrere alla giustizia amministrativa, ma invece si è voluto procedere di forzatura politica in forzatura politica, facendo perdere alla collettività tempo e denaro. Mi chiedo – ha detto ancora Fattori – perché Renzi, al pari del candidato del centrosinistra alle prossime regionali della Toscana, Eugenio Giani, non si arrendano di fronte all’evidenza e non prendano atto che hanno vinto i comitati, le associazioni, i sindaci, i cittadini della Piana e tutti coloro che hanno a cuore la qualità della vita e la qualità dell’ambiente. Quello che propone Renzi non è un piano ‘shock’ ma un piano sciocco, ancorato a una visione vecchia di sviluppo, cieca davanti all’emergenza climatica e alla necessità di una svolta verde nell’economia. Renzi e Giani hanno la stessa identica idea di sviluppo che hanno Salvini, Meloni e Berlusconi: cemento sparso a piene mani come unica soluzione per la ripresa economica”.

Ma cosa ha detto Renzi per scatenare la reazione di Fattori? Lo vediamo subito. “Pensiamo che il piano Italia Shock sarà ancora di più una priorità per l’Italia. Si faccia come si è fatto a Genova per il ponte Morandi o a Milano per l’Expo, si faccia un commissario. L’aeroporto di Firenze pensiamo sia la priorità per la Toscana e occorre procedere con un commissario” per l’ampliamento dello scalo”. L’ex premier ha parlato nel corso di una conferenza stampa organizzata a Firenze dal gruppo di Italia Viva del Consiglio regionale della Toscana. “Spesso si fermano per dei cavilli o per la mancanza di una perfetta documentazione: si pensi buon ultimo al caso dell’aeroporto di Firenze dove la procedura è stata messa in discussione, quindi secondo il Consiglio di Stato bisogna ripartire da capo”.

“Rispetto al passato” gli aeroporti di Pisa e Firenze “hanno fatto un passo in avanti enorme. Se prima ho criticato il presidente della Regione (Enrico Rossi, ndr) per le frasi su Burioni, voglio dare atto al presidente di essere stato decisivo nell’accompagnare il lavoro tra Firenze e Pisa, forse uno dei lasciti più grandi di questa stagione politica. Pisa e Firenze oggi sono insieme, se Pisa non fosse con Firenze, il bacino di Pisa sarebbe destinato a diminuire. L’idea di avere Pisa e Firenze a fianco nella stessa compagine azionaria è un grandissimo passo in avanti, nel momento in cui sono la stessa società e lavorano insieme”, ha sottolineato Renzi. “Penso che Pisa abbia tutto l’interesse che lo scalo di Firenze cresca, perché Toscana Aeroporti diventa un player fondamentale. Se non crescesse, per Firenze è decisamente più comodo Bologna, in ragione della vicinanza logistica. È un interesse comune – ha concluso il leader di Italia Viva – far sì che Firenze e Pisa crescano insieme”.

Scrivi un commento