Non si sentiva bene il 21enne nigeriano che è stato fermato dalla polizia a Firenze, vicino alla stazione di Santa Maria Novella. Aveva un evidente malessere ma, nonostante ciò, non voleva saperne di farsi controllare dai medici. Questo strano comportamento, unito al fatto che non ha saputo dire quale fosse la destinazione del suo viaggio in treno, ha insospettito gli uomini della Guardia di finanza che, dopo aver ottenuto l’ordine dal pm di turno, l’hanno portato all’ospedale di Careggi.

Con una radiografia all’addome i medici hanno scoperto perché stava male: aveva ingerito 96 ovuli di cocaina, pari a 1,2 kg di droga. Un “pasto” pesante, se così si può dire. Dopo aver espulso gli ovuli l’uomo è stato arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio e portato al carcere fiorentino di Sollicciano. Secondo una stima fatta dai finanzieri la droga sequestrata sarebbe bastata per confezionare oltre 12.000 dosi di cocaina, per un valore complessivo, al dettaglio, di quasi mezzo milione di euro.

Sono sempre più frequenti i casi di trasporto delle sostanze stupefacenti nello stomaco. Metodo che permette di passare certi controlli, ad esempio quello dei cani antidroga, risultando “puliti”. Solitamente la droga viene inserita nella plastica e ricoperta con uno strato di lattice. I diversi strati di plastica e di lattice servono a resistere agli acidi gastrici. Ma gli imprevisti e i rischi di rottura sono altissimi, con tutte le conseguenze del caso.

Foto: Gdf Firenze

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