La lavanda colora e profuma la campagna della Provenza, di cui è simbolo indiscusso. A Greve in Chianti (Firenze) c’è un altro fiore-simbolo, il giaggiolo, fiorito in questo periodo dell’anno sulle colline, regalando loro un inconfondibile color lillà. Pianta dalle mille applicazioni in campo cosmetico terapeutico, il giaggiolo si coltiva sin dal 1850. Un gruppo di giovani produttori ha deciso di rilanciare questa antica tradizione con la speranza di farne una leva importante per l’economia rurale.

Anche il Comune di Greve, già famoso per le viti e gli olivi, volendo scommettere sulla diversificazione e la pluralità agricola, intende puntare sulle coltivazioni alternative. Ma come viene utilizzato il giaggiolo? Come profumo, liquore e persino antidolorifico. La radice (gallozola) del giaggiolo è considerata un rimedio naturale per alleviare il dolore dei bambini quando spuntano i denti, avendo un leggero effetto antidolorifico.

C’è anche una ricca festa paesana dedicata a questo bellissimo fiore, in programma dal 2 al 5 maggio, con un ricco programma di eventi e attività legate alla pianta, divenuta negli anni simbolo dell’economia grevigiana. La festa, promossa dal Comune e dal Comitato turistico San Polo, coinvolge l’intera comunità grazie all’organizzazione del comitato cittadino. Un gruppo di giovani della frazione partecipa alla realizzazione della kermesse e si propone di recuperare un’antica pratica agricola, valorizzando il territorio e le sue molteplici risorse legate alle tipicità chiantigiane.

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