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Nessiah, un festival che va oltre la musica

- Cultura, Eventi
27 Novembre 2017

La protagonista di Nessiah (dal 26 novembre al 10 dicembre) quest’anno non è solo la musica: spazio anche alla cucina, al cinema, l’animazione e il teatro. Un viaggio a 360° all’interno del mondo ebraico. Diretto dal maestro Andrea Gottfried quest’anno il festival rende omaggio alla memoria e all’opera dell’artista Emanuele Luzzati. uno dei più noti illustratori, scenografi e disegnatori italiani, che a 10 anni della sua scomparsa continua ad affascinare i piccoli e i grandi con le sue opere teatrali, editoriali e d’animazione e con i suoi colori, i colori della magia.

Per ricordare Luzzati in concomitanza con il Festival viene allestita una mostra diffusa che abbraccia la città di Pisa e rende la presenza dell’artista tangibile attraverso le sue opere nei molteplici ambiti della sua attività (costumi teatrali, scenografie, illustrazioni, disegni, animazione). La mostra, realizzata con la collaborazione del Museo Luzzati a Porta Siberia (Genova), intende trasmettere tutta l’umanità, il calore, l’allegria e la spontaneità dei magici mondi che l’artista ha regalato.

Le sedi della mostra diffusa sono quattro: la Gipsoteca di Arte Antica, la Sala delle Grottesche di Palazzo Blu, il foyer di vicolo Scaramucci e la Sala 2 di via San Martino del Cineclub Arsenale. Un’altra novità di questa edizione è l’operetta: il festival proporrà il 10 dicembre “La principessa della Czarda”, esempio della grande versatilità della musica ebraica. Un allestimento insolito che si allontana dai canoni classici della rappresentazione operistica e che sarà il gran finale del festival 2017.

Il Festival Nessiah è organizzato dalla Comunità Ebraica di Pisa con il sostegno di Fondazione Pisa, Regione Toscana, il contributo del Comune di Pisa, la collaborazione di Rete Toscana Ebraica ed Ucei (8 x 1000).

Leggi il programma completo di Nessiah

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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