Francesco Fasulo

Arrivi qua e pensi che il mondo non sia veramente com’è perché vedi gente che dà l’idea di essere normale nella propria anormalità. Che ha voglia di divertirsi, che ha capito che lo stare insieme è una festa, comunque vada. Qualsiasi cosa ti piaccia, il fatto di stare insieme a tutti questi giovani ti trasmette quel senso di appartenenza che probabilmente dall’esterno non è facile da capire. A Lucca Comics ho vista tanta bella gente, pulita, che ha capito che non essere arrabbiati con gli altri è più bello che essere arrabbiati. Ormai sono quattro anni che ci vengo, mio figlio è entusiasta della cosa.

Tante cose strane e simpatiche si vedono in giro: una banda di paese formata da una trentina di elementi suona per la città vestita da Banda Bassotti… 173 vestiti da Uomo Ragno… A Lucca si respira un’aria diversa rispetto a tutte le altre città dove ci sono altre grandi manifestazioni. L’aria di festa dei ragazzi, giovani, vecchi, uniti da una grande passione per i fumetti, i giochi e il convivio.

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L’accoglienza calorosa della città nei confronti dell’evento per i fumetti è evidente. Tutto è molto ben organizzato, con una gran bella aria che si respira fuori e dentro le mura. Un’esperienza, credo, abbastanza irripetibile.

Tra le tante cose curiose che abbiamo visto, un gruppo di ragazzi che usa “sweat coin” (monete del sudore), un’applicazione che più cammini più ti premia con buoni sconto per acquisti su alcuni siti, ogni mille passi cinque centesimi. Un po’ come Forrest Gump, non ti devi fermare mai…

C’è il mondo vero a Lucca: ci sono i belli, i brutti, i grassi, i magri. Questo non è un mondo finto ma è un mondo vero, c’è tutto. E tra i vicoli si respira la bellezza dell’essere anormale.

Francesco Fasulo

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