Mentre in Italia imperversa il dibattito sul Var dopo la gomitata di Bastoni a Duda, non sanzionata e a seguito della quale è avvenuto il gol vittoria di Frattesi che ha regalato all’Inter la vittoria – il Var è ormai divenuto strumento soggettivo al pari delle interpretazioni arbitrali, io al massimo lo lascerei solo per i fuorigioco = per il Pisa sabato si apre un ciclo di cinque partite decisive che indirizzeranno definitivamente, nel giro di nemmeno trenta giorni, il destino ed il ruolo che i Neroazzurri avranno in questo girone di ritorno.

Cinque scontri diretti per la salvezza, perché dopo la Reggiana, che affronteremo questo sabato, sarà trasferta a Lecco, poi Spezia in casa, Cosenza fuori e Sampdoria in casa.

Che il mercato di gennaio sarebbe stato lento e difficile era ampiamente prevedibile per tanti motivi: le squadre vanno fatte bene in Estate, e l’atteso mercato di riparazione è arduo per noi non solo perché la lista degli over è piena, ma anche perché la B è diventata così importante che qualsiasi società cerca di migliorarsi per rimanerci, basta notare le prime ottime mosse in entrata di Sud Tirol e Bari per averne conferma.

Chi torna in C torna all'”inferno” e non si sa quando ne uscirà, il presente di Crotone, Spal e Benevento, recenti illustri cadette retrocesse per non essere riuscite ad allestire rose in grado di tenersi stretta una categoria importantissima, è a confermarlo. A Pisa solo da poco tempo si è diffuso il giusto timore di raggiungere prima di tutto la salvezza, anche se c’è ancora chi irresponsabilmente snobba l’argomento.

C’è anche chi crede ancora ai playoff – magari avvenisse una rimonta del genere, ne saremmo tutti felicissimi – ma perché ciò si concretizzi occorrerebbero più o meno trentadue punti nelle ultime diciannove giornate, ipotesi francamente suggestiva ma alla quale è difficile credere per una squadra che fa una gran fatica a segnare e ad evitare di prendere reti decisive (spesso subite in modo decisamente evitabile).

Io mi sono augurato un mercato repentino non solo per i cinque scontri diretti che ci aspettano, ma anche perché eventuali nuovi arrivi potrebbero avere necessità di tempo per adattarsi al laborioso lavoro richiesto da Aquilani.

Continuo a pensare che il Pisa dovrebbe prendere un difensore centrale di esperienza e una prima punta (Stiven Shpendi dell’Empoli a me piacerebbe), che poi sono le gravi lacune che evidenziai al termine del mercato estivo e che più volte ho rimarcato.

A centrocampo occorre una alternativa a Marin, ma personalmente punterei a rigenerare sia Nagy sia Tourè, ovviamente facendoli giocare nel ruolo a loro più congeniale: specialmente il tedesco, se restituito al centrocampo, può essere utilissimo ed in ogni caso sarebbe assurdo cederlo ad una diretta concorrente per la salvezza.

“Guai” a cedere Arena, talento puro sul quale il Pisa dovrebbe investire.
Ovvio che qualche over dovrà uscire, vediamo se prenderà corpo la trattativa riguardante Beruatto e se Giovanni Corrado e Stefanelli riusciranno a piazzare qualche giocatore che ha decisamente deluso fino ad ora.

Consiglio dunque di portare pazienza e attendere gli sviluppi perché ci si fa il sangue amaro ad illudersi su paventati arrivi di questo o quello, piuttosto concentriamoci fortemente sul sostegno da dare ai nostri ragazzi già da sabato, primo spareggio da vincere e comunque assolutamente da non perdere contro una Reggiana che, dati alla mano, ha un punto più di noi. E non può essere un caso dopo un intero girone di andata.

Andrea Cosimi

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